Per l’8 marzo la direttrice Oksana Lyniv ospite al Quirinale
Mattarella ospita al Quirinale la direttrice Oksana Lyniv. Ci sarà anche Oksana Lyniv, direttrice d’orchestra ucraina del Teatro comunale di Bologna domani al Quirinale per celebrare la Giornata internazionale della Donna. Sergio Mattarella apre il salone dei Corazzieri per una giornata dedicata quest’anno al tema «Giovani donne che progettano il futuro» e invita la musicista ucraina, prima direttrice musicale donna di un teatro lirico italiano.
Mattarella ospita al Quirinale la direttrice Oksana Lyniv
La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1 dalle 11, sarà condotta da Matilda De Angelis. Porteranno la loro testimonianza, oltre a Oksana Lyniv, giovani donne impegnate in diversi campi dell’economia e del sociale: Tania Di Giovanni, Fabrizia Grassi, Giada Dalle Vedove, Evelyn Pereira e Federica Vasapollo. Il trio composto dalla cantante Lucia Minetti, Andrea Zani, al pianoforte, e Martino Maina, al violoncello, eseguirà dei brani musicali. Interverrà la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e concluderà la cerimonia il discorso del Presidente Mattarella.
«Un 8 marzo dedicato alle donne dei due fronti di guerra»
«Andiamo verso questo 8 marzo al fianco delle donne ucraine, le loro vite intrecciate alle nostre: la loro dignità è la nostra dignità. La loro libertà è la nostra libertà. Sotto lo stesso cielo d’Europa». È l’appello lanciato sui social del movimento femminista Se non ora quando – Libere.
In un post su Facebook la senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti, segretario della commissione Femminicidio, chiede di dedicare questo 8 marzo alle donne dei due fronti: «Una guerra dove le donne devono diventare protagoniste di pace. Una guerra voluta da un solo uomo brutale che ricade sui civili, che pagano i bambini, le persone sotto le bombe e quelle affamate, che paghiamo tutti in termini di speranza e futuro. La resistenza si chiama donna: le donne sono resilienti e resistenti e l’8 marzo sia dedicato quest’anno alle donne dei due fronti opposti in una guerra che vede madri, sorelle, figlie e mogli perdere i loro uomini ed i loro figli. Siano loro, le donne ucraine e russe, le madri, a unirsi per invocare la pace».
Anche l’Associazione donne medico ha espresso tutta la sua vicinanza alle vittime della guerra ucraina: «Siamo vicine alle colleghe ucraine, come a tutta la popolazione del Paese. E siamo pronte, come tutti i medici, a dare il nostro contributo concreto, in termini di assistenza, nelle modalità in cui le autorità, che coordinano gli aiuti, decideranno», ha detto Antonella Vezzani, responsabile della Terapia intensiva cardiochirurgica dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Parma e presidente dell’Associazione italiana donne medico (Aidm), alla vigilia dell’8 marzo.
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