Roma
7:31 pm, 7 Marzo 22 calendario
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Guerra in Ucraina, nel Lazio diecimila posti letto

Di: Redazione Metronews
10 mila posti letto
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Il Lazio è pronto a offrire 10 mila posti letto per i profughi ucraini in fuga dalla guerra. A Roma saranno oltre mille, almeno in questa prima fase. Sono alcuni numeri emersi nel corso dell’unità di crisi che si è riunita oggi.

Guerra in Ucraina, nel Lazio 10 mila posti letto

La macchina dell’accoglienza nel Lazio ha fatto il punto oggi con l’istituzione dell’unità di crisi. A presiedere il tavolo il prefetto di Roma Matteo Piantedosi: «Il quadro resta difficile e poco incoraggiante, ma apprezzo il fatto che tutte le istituzioni coinvolte vanno nella stessa direzione», ha spiegato.

Piantedosi ha precisato che non esiste un tetto massimo nell’offerta di posti letto, e che la situazione andrà valutata in continuazione. Il modello adottato è quello dei Cas, centri di assistenza agli stranieri, già sperimentato con la crisi afghana della scorsa estate. Attualmente sono 300 i Cas disponibili, soprattutto grazie all’offerta degli istituti religiosi.

Gualtieri, appello al «cuore grande dei romani»

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, presente al tavolo, ha fatto appello al «cuore grande dei romani» perché l’offerta di posti letto negli hotel probabilmente da sola non basterà. Tra i profughi che hanno già raggiunto Roma, molti sono ospiti di parenti e amici che vivono da tempo nella Capitale.

I ragazzi delle medie in piazza per la pace

Continuano anche le manifestazioni contro l’invasione russa in Ucraina e per la pace. Questa mattina gli studenti delle scuole medie inferiori hanno partecipato all’iniziativa che il movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio ha organizzato sotto al Campidoglio.

«Tutti i ragazzi dovrebbero avere il diritto di frequentare liberamente i loro amici e di andare a scuola» ha detto una studentessa di terza media. Un’alunna originaria dell’Ucraina ha raccontato commossa la tensione che ogni giorno prova a casa quando i genitori si mettono in contatto telefonico con i parenti rimasti a Kiev.

Hub a Termini e Ostiense

Intanto prosegue l’attività dell’hub della stazione Termini dedicato all’assistenza sanitaria ai profughi: in cinque giorni oltre 160 ucraini hanno ricevuto i vaccino contro il Covid, altri 450 hanno fatto il tampone. Cinque persone appartenenti allo stesso nucleo familiare risultate positive sono state subito trasferite in un Covid hotel.

«In Ucraina la copertura vaccinale è bassa, ma la maggior parte dei profughi vuole vaccinarsi. Chiedono però qualche giorno di riposo, dopo aver affrontato viaggi estenuanti per arrivare in Italia. Siamo in contatto con loro e nei prossimi giorni andremo avanti con le vaccinazioni», ha spiegato Giancarlo Santone, responsabile dell’Asl Roma 1 per l’accoglienza a profughi e rifugiati.

Anche in previsione dell’alto afflusso di ucraini nei prossimi giorni, l’assessorato regionale alla Sanità ha deciso di aprire entro la fine della settimana un secondo hub alla stazione Ostiense dedicato alle persone in fuga dalla guerra.

L’assistenza non riguarderà solo i vaccini contro il Covid, ma anche quelli pediatrici, oltre a un accurato screening contro la tubercolosi.

Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti ha poi ribadito la totale disponibilità del sistema sanitario regionale per accogliere e curare i bambini malati di tumore.

7 Marzo 2022
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