Ucraina
4:35 pm, 6 Marzo 22 calendario

Animali in guerra: da Kiev alla Polonia leoni, tigri e scimmie in fuga

Di: Redazione Metronews
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Sei giovani leoni, 4 tigri, un licaone , due caracals e una scimmietta. Questi gli animali portati in salvo da Kiev alla Polonia. Un’incredibile operazione di salvataggio organizzata dalle associazioni Salviamo gli orsi della luna e “Save Wild Found” che hanno recuperato gli animali dal centro recupero animali selvatici di Kiev e li hanno portati in un temerario viaggio fino a Pozman dove sono stati accolti dallo Zoo della città. LEnte Nazionale Protezione Animali ha supportato la campagna di salvataggio degli animali e invita tutti a sostenere questa campagna.

Il momento del trasporto dei leoni

Sei leoni, quattro tigri, un licaone, due caracals e una scimmietta

«Non c’è stato il tempo di organizzare i documenti e il viaggio – racconta l’Associazione “Salviamo gli orsi della luna”  –  ma non potevamo lasciarli a Kiev, sotto i bombardamenti». «Kiara, Tsar, Jamil, Giz, Nala e Flora, la piccola del gruppo che in meno di un anno di vita ha già conosciuto il peggio.  Tutti giovanissimi leoni – continua l’Associazione “Salviamo gli orsi della luna” –  sottratti a tristi condizioni di maltrattamento. E con loro Zair, cucciolo di licaone cieco. Martedì 1 marzo con loro, quattro tigri, due caracals e una scimmietta si è deciso di intraprendere il viaggio lungo e pericoloso verso la Polonia. Nella notte Nataliia Popova, dell’associazione “Save Wild Found” di Kiev, che accompagnava gli animali ci ha lanciato un messaggio disperato, era stata circondata dai carri armati russi e tutto sembrava perduto. Questa mattina, dopo tre giorni di incertezze, pericoli, disperazione – conclude “Salviamo gli orsi della luna” – tutti gli animali sono arrivati allo zoo di  Poznan dove finalmente riposano, mangiano e dormono, accolti da Ewa Zgrabczynska, direttrice dello zoo di Poznan. Il tempo di riprendersi e continueranno il loro viaggio per le loro destinazioni definitive. Lasceranno il posto ad altri animali in difficoltà, già due leoni sono in viaggio da Odessa».

 

Zoo di Kharkiv distrutto, lupi in fuga

Nei giorni scorsi lo zoo di Kharkiv in Ucraina è stato bombardato e distrutto. Come ha raccontato alla Bbc Vitaly Ilchenko, il direttore del parco zoologico diffuso su circa 355 acri che ospitava oltre 2.000 animali. Lo zoo sarebbe stato colpito da cinque missili russi che avrebbero ucciso e ferito diversi animali. «Purtroppo, dopo il bombardamento, alcune delle barriere di vetro dei recinti di primati e di piccoli predatori sono state danneggiate e gli animali spaventati sono scappati» ha scritto Ilchenko su Facebook, «Scimmie, porcospini e procioni sono stati restituiti, ma un paio di lupi rossi hanno lasciato il Feldman Ecopark. Abbiamo provato ad attirarli in un’esca, ma gli animali non ci hanno permesso di avvicinarci abbastanza. Non abbiate paura di loro: sono animali della taglia di una volpe e non rappresentano un pericolo per l’uomo. Gli animali sono spaventati e hanno una grande mobilità. Molto probabilmente, staranno vicino ai bidoni della spazzatura. Difficile prenderli perché sono spaventati e, come detto, molto mobili. Per favore se vedete questi animali simili a volpi segnalateceli su Facebook o Instagram. Con tempo e indirizzo. Per quanto possibile, cercheremo di mandare persone a salvare gli animali. Nel caso, non avvicinatevi e non cercate di prenderli da soli, sono piccoli, ma predatori, hanno paura».

Uno dei piccoli lupi rossi fuggito dallo zoo

Fin dal primo giorno di combattimenti i dipendenti dello zoo hanno rilasciato caprioli, cervi e alci nella parte boschiva del parco per dare loro più libertà di movimento e tenerli lontani dai colpi dell’artiglieria.

«Voglio ringraziare personalmente tutti per il sostegno, la simpatia e le belle parole. Decine e centinaia di persone ci scrivono chiedendo come possono aiutarci. Stiamo pensando a una raccolta fondi per riparare ciò che è stato costruito così amorevolmente in 10 anni e distrutto in un giorno. Qualsiasi aiuto sarà molto apprezzato- ha aggiunto il direttore del parco,-Agli zoo europei chiediamo nuovi animali, ai residenti di Kharkov di offrirsi volontari per il cantiere a tutti gli altri ucraini assistenza finanziaria. Ma soprattutto ora voglio ringraziare ogni dipendente che è uscito dai rifugi per sfamare i nostri animali, fornire loro la vita confortevole a cui sono abituati, rassicurarli con la loro voce familiare.  So per certo che dopo la guerra e la costruzione faremo una grande festa al Feldman Ecopark. Festa della vittoria e della pace. Auguro che tutti coloro che leggono questo testo siano al sicuro ora e che presto si sveglino non al suono delle bombe, ma all’abbraccio delle persone care, alle fusa dei gatti e al canto degli uccelli».

 

6 Marzo 2022
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