Irpin, mortaio su famiglie: morti mamma e figli piccoli

Una mamma, i suoi due figli piccoli. Tutti massacrati, a colpi di mortaio. Il papà gravemente ferito e con il volto insanguinato, soccorso dai militari ucraini. Una famiglia distrutta, come tante altre a Irpin, vicino Kiev, mentre tentava di fuggire verso la capitale per sottrarsi all’avanzata russa. Con loro avevano un trasportino verde da cui un cane abbaiava disperato.
Irpin, colpi di mortaio sulle famiglie in fuga
Su Irpin i colpi di mortaio sono arrivati all’improvviso. I genitori e i due figli stavano tentando di lasciare Irpin, diretti a Kiev lungo una strada che corre parallela a un ponte fatto saltare dai soldati ucraini per rallentare i carri armati russi. Decine di persone stavano percorrendo a piccoli gruppi quel tratto di un centinaio di metri. All’improvviso i militari di Mosca hanno aperto il fuoco con colpi di mortaio, dapprima più lontani e poi proprio lungo la strada: c’è stata una fuga generale ma la zona non offriva alcun riparo e per la donna e i bambini non c’è stato nulla da fare.
Nei paraggi c’erano solo una decina di soldati ucraini che stavano aiutando i bambini a portare i bagagli. Altri militari stavano combattendo e sparando con i mortai ma a 200 metri di distanza. Al mattino il comandante delle forze ucraine a Irpin aveva avvertito in tv che le strade intorno non erano sicure e che senza un cessate il fuoco non si poteva uscire dal paese. Ma molti civili hanno tentato ugualmente la sorte per raggiungere Kiev e magari di lì un posto sicuro più a ovest. Per molti è stata la fine.
Zelensky: “Non perdoneremo”
“Oggi una famiglia di quattro persone, i genitori e due figli, sono rimasti uccisi a Irpin mentre cercavano di lasciare la città. Non perdoneremo. Non dimenticheremo. Puniremo tutti coloro che hanno commesso atrocità in guerra – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dal Kiev Independent – Troveremo la feccia che ha bombardato le nostre città, la nostra gente, che ha sparato i missili, che ha impartito ordini. Non troverete un posto tranquillo su questa terra, se non la tomba”.
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