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8:32 pm, 4 Marzo 22 calendario

Nel Mar Nero navi d’attacco, lanciamissili e sottomarini russi

Di: Redazione Metronews
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Navi da sbarco, incrociatori lanciamissili e persino un sottomarino. Tutti nel Mar Nero. Con la decisione della Turchia di limitare il passaggio di navi da guerra attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli alle sole navi registrate presso basi militari dei Paesi rivieraschi, il Mar Nero è infatti ora stracolmo di navi russe.

Il Mar Nero stracolmo di navi russe

La presa di posizione richiesta dal presidente ucraino Volodimir Zelensky,  paradossalmente ha implicazioni di cui la Russia stessa potrebbe avvantaggiarsi, alla luce del fatto che navi da guerra e sottomarini avevano già attraversato il Bosforo nelle settimane precedenti l’invasione dell’Ucraina. Sei navi da sbarco russe passarono a inizio febbraio dal Mediterraneo verso il Mar Nero per partecipare a un’esercitazione. Le navi interessate erano Korolyov, Minsk e Kaliningrad, poi il Pyotr Morgunov, Georgy Pobedonosets e Olenegorsky Gornyak.

Di fatto negli ultimi giorni in quelle  acque è stato registrato il movimento di un distaccamento da sbarco della flotta del Mar Nero russa, composto da 4 grandi navi da sbarco accompagnate da tre navi missilistiche, che si muovono in direzione di Odessa.

La flotta russa

Prima del 2014 era Ankara ad avere la flotta più consistente nel Mar Nero: 44 navi. Poi gli scontri del Donbass e l’aumento della tensione in Crimea hanno spinto Mosca nello stesso anno ad aumentare da 26 a 49 unità la propria flotta. Flotta cresciuta ancora: secondo il sito Turkey Naval News almeno 12 navi da guerra e un sottomarino hanno attraversato il Bosforo nell’ultimo mese prima dell’intervento.

Tra le imbarcazioni spiccano tre navi per assalti anfibi e un sottomarino capace di colpire a 2.400 km di distanza. Con la chiusura del passaggio alle navi da guerra si chiude il passaggio alle navi Nato, lasciando alla sola Russia, paradossalmente, la possibilità di incrementare la propria flotta nel caso facesse rientrare navi registrate presso le proprie basi sulla costa o registrasse nel Mar Nero navi da guerra registrate altrove.

La Turchia non ha ricevuto richiesta di passaggio da parte di navi militari russe per giorni, fino al 28 febbraio, quando 3 navi da guerra sono state respinte perchè non registrate nei porti del Mar Nero e una sola autorizzata al passaggio. La decisione di Ankara  riflette una applicazione letterale del trattato e finisce con il lasciare inalterati i rapporti di forza nel Mar Nero, dove la Russia era già in vantaggio prima della guerra. Allo stesso tempo impedisce alla Nato di aumentare la propria presenza nonostante 3 dei 6 Paesi rivieraschi siano membri dell’Alleanza (Bulgaria e Romania oltre alla Turchia).

4 Marzo 2022
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