Bologna-Torino, Sinisa Mihajlovic contro il suo passato

CALCIO – Quella di domenica alle 15 al Dall’Ara, Bologna-Torino, sarà una partita speciale per Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo, infatti, ritrova quel Torino che nella stagione 2016-2017 lo aveva chiamato per gettare le basi di un ciclo in realtà mai iniziato. L’avventura in granata si interruppe nel gennaio del 2018 quando Urbano Cairo decise per l’esonero dopo la bruciante sconfitta per 2-0 nel derby contro la Juventus. Dopo una breve parentesi, durata solo 9 giorni allo Sporting di Lisbona, nel gennaio 2019 Mihajlovic venne chiamato da Saputo per sostituire Filippo Inzaghi alla guida del Bologna. Al timone dei rossoblù ha ottenuto 39 vittorie, 27 pareggi e 47 sconfitte. In questa stagione i punti totalizzati fino ad ora sono 32.
Bologna, attacco incostante
Se il reparto avanzato va a corrente alterna, i problemi maggiori per il tecnico serbo sono in difesa. Mihajolovic ha cambiando modulo ma contro il Torino, con tutta probabilità, dovrà fare a meno della sua punta più in forma.
Arnautovic ha il Covid
Arnautovic è stato colpito dal Covid e se non si negativizzerà entro domani non potrà essere della gara. Davanti a Skorupsky dovrebbero essere schierati Soumaoro, Medel e Theate, a centrocampo Soriano e Schouten supportati sugli esterni da De Silvestri e Hickey, mentre Orsolini e Sansone dovrebbero dare man forte a Musa Barrow.
Nel Torino si ferma Milinkovic-Savic
Il Torino di Juric, che cercherà di scrollarsi di dosso le brutte sensazioni accumulate nella sconfitta interna contro il Cagliari di un altro ex (Mazzarri), si presenterà al Dall’Ara senza il suo portierone: Milinkovic-Savic ha un problema al primo dito della mano sinistra, una distrazione capsulare. Assenti all’allenamento al Filadelfia anche Pobega e Pellgri (febbre). Mandragora torna dopo la squalifica. Incertezza sullo stato di forma di Belotti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA