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5:55 pm, 2 Marzo 22 calendario

Scontro e spaccatura sul catasto. Il Governo rischia

Di: Redazione Metronews
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Il Governo rischia sul catasto: è infatti scontro nella maggioranza sul tema della riforma fiscale. Dopo il confronto in Commissione Finanze della Camera la tensione è altissima.

Lo scontro nel Governo sul catasto

Lega, Fdi e Fi non hanno gradito l’aut aut del governo che ha fatto sapere, per voce della sottosegretaria al Mef Cecilia Guerra, che l’approvazione della riforma “è dirimente” per la continuazione dell’esperienza di governo. Parole che hanno scatenato la bagarre nella Commissione presieduta da Luigi Marattin (Iv), che si è lasciata senza alcuna intesa, rinviando a domani il voto.

In campo resta l’emendamento presentato dal partito di Matteo Salvini, che punta allo stralcio dell’intero articolo 6 della delega fiscale. Domani si attende un nuovo confronto in Commissione, con Fi che ha fatto sapere di voler trovare un mediazione, annunciando la riscrittura del testo, in una versione che possa favorire l’intesa.

Confedilizia

Confedilizia chiede nuovamente lo stralcio della revisione del catasto dalla riforma fiscale. “E’ avvilente – scrive in una nota il presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa – dover parlare di tasse mentre le bombe uccidono persone inermi a pochi chilometri da noi. Ma con la pandemia ancora in atto, nel pieno di una guerra, con l’inflazione che si impenna, le bollette triplicate, le borse in caduta libera, il governo ha ritenuto di convocare ieri, alle otto di sera, la maggioranza che lo sostiene per comunicare che è imprescindibile approvare la revisione del catasto. E ciò, a dispetto del parere contrario dato dalla stessa maggioranza – ricorda Spaziani Testa – nel giugno dell’anno scorso e nonostante la richiesta di soppressione di questa parte della delega fiscale (articolo 6) avanzata formalmente da ben sei forze politiche (Lega, Forza Italia, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Fratelli d’Italia, Alternativa) attraverso un emendamento firmato, significativamente, dai loro leader alla Camera”. “Lo scopo della norma – scrive il presidente di Confedilizia – è noto e il Governo non si è neppure premurato di celarlo, mettendolo invece per iscritto in un documento ufficiale che accompagna il disegno di legge: aumentare la tassazione sugli immobili. Non domani mattina, certo, ma prima di quanto si possa pensare (se ne accorse nel 2016 l’allora Premier Renzi quando bloccò all’ultimo secondo un’analoga iniziativa). La presentazione dell’operazione come semplice ‘aggiornamento statisticò può convincere solo gli ingenui e i poco informati”.

Il catasto in Italia

Lo stock immobiliare censito negli archivi catastali consiste di quasi 76,5 milioni di immobili o loro porzioni, di cui circa 66 milioni sono censiti nelle categorie catastali ordinarie e speciali, con attribuzione di rendita. ln tale ambito, le unità immobiliari a destinazione ordinaria (abitazioni, uffici, pertinenze, ecc.) rappresentano circa il 97% del totale delle unità con attribuzione di rendita; detti immobili sono attualmente valutati sulla base di strumenti estimativi di massa. Le unità immobiliari a destinazione speciale e particolare, (attualmente censite nelle categorie catastali dei gruppi D ed E) costituiscono, invece, circa il 3% dell’intero patrimonio immobiliare attualmente censito con rendita.

Si tratta di categorie significative dal punto di vista valutativo, atteso che esse rappresentano circa il 30% del totale della rendita catastale attualmente accertata. Il numero di particelle attualmente censite in catasto terreni con qualità agricola è, invece, pari a circa 60 milioni. L’individuazione di nuovi valori patrimoniali e di redditi attualizzati per ciascuno di tali beni necessita della rilevazione delle caratteristiche tecnico-fisiche degli immobili (ad oggi non presenti negli archivi catastali). Tale attività dovrà essere svolta, in particolare, per le unità immobiliari a destinazione speciale, che, a differenza del gruppo delle ordinarie, non sono valutate con sistemi estimativi di massa, ma devono essere oggetto di stime puntuali.

Si tratta, in particolare, di: immobili non censiti; immobili censiti in maniera difforme rispetto allo stato di fatto ovvero che non rispettano la destinazione d’uso o la categoria catastale attribuita; immobili abusivi; terreni edificabili accatastati come agricoli. Dai dati riportati nelle statistiche catastali 2020, rese pubbliche dall’Agenzia delle entrate, si desume la rilevanza e la frequenza delle violazioni in materia catastale. Insieme l’importanza dell’uso di metodologie innovative per il loro contrasto e, in particolare, per l’emersione del patrimonio immobiliare sommerso. Ad esempio, dai dati statistici pubblicati, si può constatare che attraverso l’uso della foto identificazione è stato possibile portare ad emersione un numero di 1,2 milioni di immobili non censiti.

2 Marzo 2022
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