Teatro Roma
6:00 pm, 27 Febbraio 22 calendario

Gianni De Feo interpreta Nicola che diventa Bambola

Di: Redazione Metronews
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TEATRO Da martedì 1 a domenica 6 marzo sarà di scena all’OFF/OFF Theatre (http://off-offtheatre.com/) lo spettacolo musicale Bambola (La strada di Nicola), scritto da Paolo Vanacore, diretto e interpretato da Gianni De Feo, in una produzione Florian Metateatro. È la storia di Nicola, travestito da Bambola, pronto a vendere il proprio corpo senza mai smettere di cantare le canzoni di una giovanissima Nicoletta Strambelli, a cui i genitori avevano dedicato il suo nome.

La storia di Nicola

Nicola, in una dimensione che oscilla tra il reale e l’immaginario, racconta in prima persona la lunga strada della sua vita a partire dalla nascita sul finire degli anni Sessanta del secolo scorso in una qualunque periferia romana. Fanno da sfondo a queste prime vicende, le voci e le contestazioni delle femministe che rivendicano la libertà delle proprie scelte sessuali. In questo rivede i genitori: una madre frustrata nella sua femminilità, vittima di un destino sempre avverso e di un padre protettivo e sensibile, che riversa su di lui tutto il suo puro amore, senza giudizio né aspettative, espressione di forza virile.

Sono i primi specchi su cui l’adolescente Nicola vedrà riflettere la propria immagine. Ma ora Nicola è un uomo che sceglie ad occhi chiusi di gestire i fili del proprio destino e percorrere una nuova strada attraverso un processo di conoscenza di una doppia identità. L’immagine riflessa nello specchio si trasforma sdoppiandosi in Bambola.

Lo sdoppiamento in Bambola

Bambola sceglie la strada della prostituzione e veste abiti femminili iniziando da quelli della madre come a volerla riscattare dalle frustrazioni e a liberarla. La strada si arricchisce di personaggi e allegria, mentre il linguaggio stesso del racconto si colora di suoni sboccati, erotici, ma anche sentimentali e poetici. La notte è buia e la luna di carta pare finta, come se tutto fosse immaginato su un set cinematografico.

In una rapida carrellata appare Regina, l’amica prostituta, s’intravede Domitilla, la rivale pericolosa e Fabio il poliziotto. E poi lui, Giovanni, il “cliente” amato di un amore bello e corrisposto che vive nel quartiere stile americano con le villette allineate a schiera. Il racconto diventa melodramma e si colora di rosa prima ancora che la love story si frantumi. Sopra a tutto, rimane impressa la figura del padre collocato nel ricordo di un Natale lontano e sempre presente tra le lucine accese tutti i giorni dell’anno.

Nicola/Bambola

Nicola/Bambola in questo travestimento fantasioso incarna l’espressione del maschile e del femminile. È il padre e la madre. È l’uno ed è l’altra. Il dualismo che si ricongiunge al Tutto. E intanto canta. Canta Il paradiso, Ragazzo triste, Nel giardino dell’amore, Se perdo te. Canta le prime canzoni di Nicoletta Strambelli alla quale il suo nome è stato dedicato, perché quella diva rappresenta, nel mondo immaginario di una madre rinchiusa nella gabbia delle proprie delusioni, l’esaltazione della libertà. Una libertà in bianco e nero. Fino a un finale a sorpresa dove qualcosa di inaspettato sarà svelato.

27 Febbraio 2022
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