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3:33 pm, 25 Febbraio 22 calendario

Sanzioni Ue, saranno congelati beni di Putin e Lavrov

Di: Redazione Metronews
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Nel nuovo pacchetto delle sanzioni Ue contro la Russia sarebbe previsto il congelamento dei beni in Europa del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. Lo ha annunciato il ministro degli esteri austriaco, Alexander Schallenberg, al suo arrivo al Consiglio affari esteri straordinario. Putin e Lavrov non saranno tuttavia nella lista delle persone che non potranno viaggiare in Europa, ha confermato Schallenberg, per lasciare aperta la strada della diplomazia.

Putin e Lavrov

“Sanzioneremo anche Putin e Lavrov, responsabili di calpestare il diritto internazionale”, ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Anbalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio affari esteri straordinario.

“Personalmente sono molto favorevole” alle sanzioni sui beni del presidente russo, Vladimir Putin, e del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, “ma l’importante non è quello che penso io bensì ciò che decide il Consiglio” dei ministri degli Esteri Ue e “la procedura richiede l’unanimità” e se verrà raggiunta “Putin e Lavrov saranno sulla lista”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Ue Affari esteri nel quale verrà approvato il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Un blocco di dieci Paesi dell’Europa settentrionale ha concordato sulla necessità di ulteriori sanzioni contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito Londra, precisando che le nuove misure devono colpire “la cerchia ristretta del presidente Putin, costruendo su quelle che abbiamo già concordato”.

Le sanzioni Ue a Putin

Le sanzioni Ue riguarderanno “i più alti esponenti” russi. Lo ha sottolineato il presidente francese, Emmanuel Macron, riferendo che “il Consiglio europeo ha deliberato ieri una serie di sanzioni senza precedenti che colpiranno Russia e Bielorussia. Le sanzioni riguarderanno anche personalità russe, compresi i massimi vertici della Federazione russa”.   Secondo fonti diplomatiche, l’Ue ha deciso di congelare i beni del presidente russo Vladimir Putin e del ministro degli Esteri Sergei Lavrov per l’invasione dell’Ucraina. Questa misura verrà aggiunta al nuovo pacchetto di sanzioni concordato nella notte al vertice straordinario e che i ministri degli Esteri si apprestano a decretare.

La Germania contro investitori russi

Nel quadro del piano di sanzioni lanciato dopo l’invasione dell’Ucraina, la Germania è pronta a colpire in modo massiccio gli investitori russi. In particolare, a quanto rivela lo Spiegel che cita “fonti governative”, si tratterebbe di congelare i 25 miliardi di euro tra patrimoni finanziari e beni degli investitori russi nella Repubblica federale, comprese partecipazioni societarie, titoli e conti bancari.

Entrando maggiormente nei dettagli, il settimanale amburghese fa due conti: solo nel 2019, aziende ed investitori privati muovevano complessivamente 8,9 miliardi in Germania. Tra questi, il colosso energetico Gazprom, che ha una filiale a Berlino con partecipazioni in alcuni operatori tedeschi di reti di gas, tanto che fino a ieri il suo marchio appariva sulle magliette della squadra del Schalke 04. Tuttavia i patrimoni russi presenti nel Paese dovrebbero essere molto più ingenti, in parte grazie anche al boom immobiliare ad impronta russa. Secondo gli esperti, così lo Spiegel, uno dei motivi dell’acquisto massiccio di edifici e appartamenti è che per questa via sarebbero state investite in Germania immense somme in nero.

E’ sempre il settimanale tedesco a notare, tuttavia, che per esempio gli interessi della banca centrale russa risultano esclusi dalle sanzioni, per di più disponendo di conti anche presso la Bce e la stessa Bundesbank, così come in diverse banche private. Anche diverse filiali di altri istituti finanziari russi possono continuare a fare affari in Germania nonostante che le aziende madri da cui dipendono sottostiano alle restrizioni decise con l’acuirsi del conflitto ucraino.  A questo proposito, lo Spiegel – sempre richiamandosi alle fonti governative di cui sopra – afferma che l’Occidente intenderebbe lasciarsi ulteriore spazio d’azione in caso di nuove escalation della crisi.

25 Febbraio 2022
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