ESC2022
5:10 am, 23 Febbraio 22 calendario

Un Eurovision Song Contest all’italiana

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA Che il vento delle polemiche soffi sempre sul Festival di Sanremo è ormai diventato un buon segno. Chissà se la stessa cosa si potrà dire anche quest’anno riguardo all’Eurovision Song Contest che si svolgerà a Torino grazie alla vittoria dello scorso anno dei Måneskin in quel di Rotterdam. La band romana era arrivata sul palco, dopo la vittoria all’Ariston, con lo strascico della censura al brano Zitti e buoni (avevano dovuto cambiare alcune parole perché – come dire – non ben accette). E avevano vinto. Stravinto. Da lì era partito il loro successo mondiale. Il ché aveva fatto “risorgere” l’Eurovision Song Contest dal letargo in cui era stata relegato visto che per quella gara non si era mai sbracciato nessuno. Invece, nel 2021, è scoppiato il putiferio: il successo di Damiano & CO. aveva fatto risvegliare l’animo rock degli italiani.

Ora tocca a Mahmood e Blanco, vincitori dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, calcare quel palco europeo con tanto di Brividi al seguito. Fin qui, tutto nella norma. Se non fosse per quel ragazzaccio di Achille Lauro che decide di presentarsi a Una voce per San Marino: vince e si presenterà allo stesso ESC2022 (https://it.wikipedia.org/wiki/Eurovision_Song_Contest_2022). Anche solo l’annuncio della sua partecipazione aveva già “smosso” gli animi di qualcuno: sui social si è parlato di “mossa scorretta” da una parte e di “grande furbizia” dall’altra con buona pace dei fan di Lauro che non aspettavano altro che osannare il loro idolo.

Ci si è messo anche Tananai, arrivato ultimo a Sanremo: fin da subito aveva annunciato che lo avremmo rivisto all’Eurovision Song Contest e per farlo aveva chiesto di essere “adottato” dall’Azerbaigian. Che dal canto suo – maleducato – non lo ha neppure degnato di risposta.

Nel frattempo sui social, terreno incolto in cui i tuttologi si esprimono al meglio delle loro capacità, erano partiti hastag quanto meno improbabili e immancabili commenti. L’ultimo, in ordine di tempo, quello ironico di Grazia De Michele che scrive: “Ho letto la lista degli autori di Stripper, la canzone che Achille Lauro porterà all’Eurovision Song Contest. Credevo fosse il testo…”. Subito dopo, arriva il secondo cinguettio della cantautrice: “Stripper – Achille Lauro, Written and composed by Lauro De Marinis, Davide Petrella, Francesco Viscovo, Simon Pietro Manzari, Daniele Dezi, Daniele Mungai, Mattia Cutolo, Marco Lanciotti, Gregorio Calculli and Mattia Ciceroni”.

La ciurma italiana all’ESC2022 cresce ancora: oltre ai Måneskin superospiti, Mahmood e Blanco, Achille Lauro e ai conduttori Laura Pausini e Alessandro Cattelan arriva anche Emma Muscat che, dalla 17esima edizione della nostrana Amici, si presenta sul palco con Out of sight come portabandiera di Malta. Vero: la cantautrice rappresenta il suo paese d’origine ma i soliti tuttologi hanno trovato di ridire sul fatto che abbia partecipato al talent di Maria De Filippi che “più-italiano-di-così-si-muore”.

Sull’onda di un nazionalismo mai visto né sentito prima arriva anche una proposta, tra un cinguettìo e l’altro: “Ma a sto punto lo facciamo interamente noi #Eurovision2022: Mahmood e Blanco – Italia; Achille Lauro – San Marino; Emma Muscat – Malta; Tananai – Svizzera. Poi ci mettiamo Ana Mena – Spagna, La Rappresentante di Lista – Ucraina, Gianni Morandi – Russia, Ermal Meta – Albania. E poi si vedrà”.

Già, si vedrà.

PATRIZIA PERTUSO

23 Febbraio 2022
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