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4:56 pm, 17 Febbraio 22 calendario
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Trenord: l’ad e Regione la lodano, ma non i pendolari

Di: Redazione Metronews
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«Il servizio ferroviario sta tornando alla normalità, dato che è in via di superamento l’emergenza dovuta alle assenze per malattia e quarantene del personale di Trenord». Parola dell’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, che oggi ha riferito alla V Commissione. «Attualmente – ha spiegato Terzi – l’utenza giornaliera si attesta sui 450 mila passeggeri, a fronte di numeri pre-covid che oscillavano tra gli 820 mila e gli 850 mila».

Per il 2022 gli obiettivi di Trenord sono 68 nuovi treni e 150 mila passeggeri in più, ha aggiunto l’ad di Trenord, Marco Piuri. «Stiamo raggiungendo – ha sottolineato – gli obiettivi che ci siamo posti nel 2018: l’indice di puntualità è salito all’84%, le cancellazioni sono quasi dimezzate (da 102 a 64 al giorno), il numero di corse è tornato sui livelli pre-Covid e l’offerta di posti è aumentata».

Tutto bene, quindi? Non per i pendolari, che solo due settimane fa erano tornati tutti – ben 29 sigle su 29 – a chiedere al presidente Fontana le dimissioni dell’assessore Terzi. Del resto, la lettera inviata dal capo della comunicazione di Trenord, Garavaglia a chiunque avesse comprato un biglietto Trenord nel 2021, nella quale l’azienda polemizzava con le associazioni dei viaggiatori e scaricava sulle assenze causa Covid dei dipendenti tutte le responsabilità per ritardi e soppressioni, certo non aveva giovato a rasserenare gli animi.

Contro i dati dell’azienda pubblica sono insorte le opposizioni: «Da Piuri, così come dall’Assessore Terzi, abbiamo ascoltato un racconto che è quanto di più distante esista dalla realtà che quotidianamente i pendolari vivono fra ritardi, cancellazioni e guasti. Quando i treni arriveranno in orario?», attacca l’M5s, Nicola Di Marco. «Oggi – ha sottolineato Di Marco – apprendiamo che l’indice di puntualità è ritornato ad essere simile a quello del biennio 2015-2017. Un dato che non soddisfa neanche l’azienda e chiaramente denota come insufficiente il lavoro di Regione Lombardia e dell’Assessore Terzi”. Critico anche il consigliere Pd Gigi Ponti: «serve un servizio di qualità e incentivi e per rilanciare il trasporto pubblico. È evidente che in questi due anni di pandemia il trasporto pubblico ha vissuto momenti di grave difficoltà e dobbiamo essere grati ai lavoratori che, tra gravi disagi, lo hanno garantito. Ora però bisogna adoperarsi per il suo rilancio. La Regione deve pensare a una politica tariffaria di abbonamenti volta ad incentivarne l’uso».

Onlit contro Trenord per il malpensa Express

Più tranchant il presidente di Onlit, Dario Balotta, che va all’attacco dei risultati vantati da Trenord col Malpensa Express: «Trenord, sotto attacco da parte di tutti i comitati pendolari lombardi, ha reso noti in questi giorni i risultati del traffico del Malpensa Express, il collegamento aeroportuale Milano-Malpensa, come se fossero un risultato strabiliante», afferma Balotta, «In un anno, dice l’azienda, sarebbero stati trasportati da Milano Cadorna e Centrale all’aeroporto e viceversa 1,5 milioni di passeggeri. Un risultato modesto, visto che si parla di 4.109 passeggeri al giorno, su un totale di 33.350 posti a sedere disponibili sui 145 convogli che percorrono quotidianamente la tratta: un coefficiente di utilizzo solo del 12,3%. Solo grazie alle lotte dei pendolari della linea Busto-Milano i treni sono accessibili a lavoratori e studenti previo pagamento di biglietto solo di prima classe”.

Per Balotta, la compagnia ferroviaria, «che ha annunciato anche di aver chiuso il 2021 con un disavanzo di decine di milioni di euro, deve affrontare, oltre ai consueti ritardo e soppressioni, una ristrutturazione dei turni del personale che ha generato uno sciopero al mese l’anno passato (e il 2022 è cominciato allo stesso modo, con già due scioperi): presentando i dati del Malpensa Express ha cercato di togliersi dall’angolo in cui si è cacciata per una pessima gestione organizzativa».

17 Febbraio 2022
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