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4:03 pm, 16 Febbraio 22 calendario

Un raro ibis eremita ucciso nella Riserva del Litorale Romano

Di: Redazione Metronews
raro ibis eremita ucciso
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Un raro ibis eremita ucciso nella Riserva del Litorale Romano. La carcassa dell’animale è stata rinvenuta nei pressi dell’Oasi Lipu di Castel di Guido. Dalle successive analisi è stato confermato che l’animale è deceduto a causa di numerosi pallini esplosi a distanza ravvicinata da un fucile da caccia.

L’ibis eremita è una specie rarissima, considerata estinta in natura nel continente europeo e oggi oggetto di un importante programma di reintroduzione denominato “Waldrappteam” al quale collabora anche il Wwf Italia. «Gli Ibis eremita nati in Austria e in volo migratorio verso sud sono infatti ospitati nell’Oasi Wwf di Orbetello», ricorda l’associazione che ne cura e difende lo svernamento annuale. Ma purtroppo finiscono troppo spesso bersaglio dei bracconieri. «Si pensi che proprio questa specie è stata una delle prime a beneficiare di una norma di protezione, introdotta già nel 1505 in Austria – spiega ancora il Wwf – che prevedeva il divieto assoluto di caccia se non per i nobili: norma che già a quel tempo non era rispettata, portando rapidamente la specie all’estinzione in tutta Europa».

L’ibis eremita

«Nonostante la chiusura generale della caccia, le notizie di ferimenti o uccisioni di specie protette si susseguono quotidianamente da tutta Italia: nei giorni scorsi, ad esempio, sono stati rinvenuti due esemplari di falco pellegrino entrambi vittime degli spari: uno in Lombardia, deceduto, l’altro, per fortuna solo ferito, in Calabria – denuncia il Wwf Italia – questo ennesimo caso conferma purtroppo la rilevanza e la diffusione della pratica criminale del bracconaggio e la sostanziale assenza di strumenti idonei a contrastarla efficacemente.

Non a caso per fronteggiare i crimini di natura è scesa in campo anche l’Unione Europea con il Progetto Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe, attivo in 11 Stati membri e di cui il Wwf Italia è partner. Il progetto nasce con l’obiettivo di contrastare con maggiore efficacia i crimini di natura, tramite la collaborazione diretta con magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e con tutti coloro i quali hanno un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e persecuzione dei crimini contro la fauna selvatica. È necessario e urgente  – conclude il Wwf – che il Parlamento disponga un severo inasprimento delle sanzioni e fornisca un concreto supporto alle forze di polizia e alla magistratura anche attraverso una decisa capillarizzazione dell’attività di sorveglianza e prevenzione dei reati, tramite l’istituzione di un sistema di allerta e raccolta dati centralizzato».

16 Febbraio 2022
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