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6:18 pm, 16 Febbraio 22 calendario

Quesito sulla cannabis bocciato dalla Consulta

Di: Redazione Metronews
Quesito sulla cannabis
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Quesito sulla cannabis bocciato dalla Consulta. Il quesito referendario sulla “cannabis legale” è stato dichiarato inammissibile. Lo ha annunciato il presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato, in conferenza stampa al termine della camera di consiglio. «Abbiamo dichiarato inammissibile il referendum sulle sostanze stupefacenti, non sulla cannabis. Il quesito è articolato in tre sotto quesiti ed il primo prevede che scompare tra le attività penalmente punite la coltivazione delle sostanze stupefacenti di cui alle tabelle 1 e 3, che non includono neppure la cannabis ma includono il papavero, la coca, le cosiddette droghe pesanti. Già questo sarebbe sufficiente a farci violare obblighi internazionali», ha spiegato il presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato, nella conferenza stampa a Palazzo della Consulta.

Quesito sulla cannabis bocciato

«È un colpo durissimo per la democrazia in Italia. Sicuramente la Corte ha fatto quello che il presidente Amato aveva detto che non avrebbe fatto: cercare il pelo. Alcune delle motivazioni che abbiamo ascoltato hanno dell’incredibile». Così Riccardo Magi, deputato di +Europa e fra i promotori del referendum sulla cannabis, commenta il giudizio di inammissibilità espresso dalla Consulta. «Il presidente Amato ha detto che siamo intervenuti sul comma 1 dell’articolo 73 che non riguarderebbe solo la cannabis, ma il comma 4 riporta le stesse condotte del comma 1 – spiega Magi – il comma 1 dell’articolo 73 riguarda con una serie di condotte la tabella 1 e 3; il comma 4, che riguarda la tabella 2 e 4, quindi dove c’è la cannabis, dice che per le stesse condotte di cui al comma 1 si applica quest’altra pena. Non potevamo che intervenire sul comma 1, semplicemente perchè il comma che riguarda la cannabis dice “per le stesse condotte di cui al comma 1″», conclude.

«Bruciate 2 milioni di firme»

«Con questa nuova fumata nera sono state bruciate quasi 2 milioni di firme raccolte per i referendum eutanasia e cannabis. Si tratta di sentenze politiche che cancellano la più grande mobilitazione popolare della storia recente. È un brutto giorno per la democrazia nel nostro Paese». Così Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani a seguito della bocciatura della Corte costituzionale.

16 Febbraio 2022
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