ucraina
3:38 pm, 15 Febbraio 22 calendario

Putin: “Non voglio guerra, risolvere questione Nato”

Di: Redazione Metronews
condividi

I segnali di distensione ci sono, sulla questione Ucraina. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha assicurato che Mosca non vuole una guerra, dopo che l’Occidente lo ha accusato di ammassare truppe al confine in vista di un attacco all’Ucraina.

E «sentire adesso che alcune truppe hanno iniziato a ritirarsi è un buon segno. Speriamo che anche altre seguiranno», ha detto Olaf Scholz alla conferenza stampa congiunta con il presidente russo a proposito dell’annunciato ritiro parziale ai confini dell’Ucraina. «Per quanto appaia difficile e seria l’attuale situazione, io mi rifiuto di considerarla senza prospettive», ha aggiunto il cancelliere tedesco.

Putin, la distensione e la questione Ucraina nella Nato

«Lo vogliamo o non lo vogliamo? Certo che no. E’ esattamente per questo che abbiamo avanzato le nostre proposte per un processo di negoziati» sulle garanzie di sicurezza, ha dichiarato Putin in conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dopo i loro colloqui a Mosca. Ma «rimandare o ritardare l’adesione dell’Ucraina alla Nato non cambia nulla per la Russia in prospettiva storica, vogliamo risolvere la questione adesso», ha anche aggiunto  Putin.

Sono andati avanti per più di tre ore i colloqui tra Vladimir Putin e Olaf Scholz. Il presidente russo e il cancelliere tedesco hanno iniziato con il faccia a faccia al Cremlino e poi il colloquio è proseguito durante una colazione di lavoro.

Putin è stato chiaro: la Russia non accetterà un allargamento della Nato fino ai suoi confini: “Non accetteremo mai l’espansione della Nato ai nostri confini. Questa è una minaccia che percepiamo chiaramente. Le risposte dell’Alleanza alle nostre richieste finora non ci soddisfano, ma ci sono argomentazioni che possono essere avanzate”, ha affermato.

«Tutti sanno che un’espansione della Nato al momento non è in agenda e ritengo che, finché io sarò cancelliere e Putin sarà presidente, non dovremo affrontare questo problema. Non sono assolutamente esaurite le vie della diplomazia», ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz.  “Bisogna negoziare con la certezza che è impensabile che in Europa ci sia una guerra, bisogna che i capi di stato e di governo impediscano che si arrivi ad un’escalation”.

La questione Donbass

Però se la Russia riconoscesse le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk nel Donbass, la regione ucraina controllata dai separatisti filorussi, «sarebbe una catastrofe politica e una violazione degli accordi di Minsk», ha anche aggiunto il cancelliere tedesco.

Perché proprio oggi la Duma ha approvato una risoluzione che chiede al Cremlino di riconoscere le due repubbliche. Anche se il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov, ha però affermato che la Russia rimane impegnata a rispettare gli accordi di Minsk.

“Tutte le parti coinvolte devono rispettare gli accordi di Minsk, l’Ucraina così come la Russia”, ha spiegato Scholz, che  ha sottolineato come il rispetto degli accordi di Minsk è il presupposto necessario per ottenere una pacificazione dell’area e ha definito «positivo» che il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ieri gli abbia promesso «progressi nel negoziato». «La cosa importante è che ci sia la volontà politica di parlarsi l’un l’altro», ha aggiunto il cancelliere tedesco.

15 Febbraio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo