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7:56 pm, 15 Febbraio 22 calendario

Consulta: inammissibile il referendum su eutanasia

Di: Redazione Metronews
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La Consulta dice no al quesito sull’eutanasia. La Corte costituzionale si è riunita oggi in camera di consiglio per discutere sull’ammissibilità del referendum denominato “Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)”.

La Consulta e l’omicidio del consenziente

In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa fa sapere che la Corte ha ritenuto inammissibile il quesito referendario perché, a seguito dell’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente, cui il quesito mira, non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili. La sentenza sarà depositata nei prossimi giorni.

“Decisione pesante”

“E’ una decisione dura e pesante, sia per le tante persone che aspettavano di vedere una legge per la libertà di scelta, sia per i tantissimi che si sono mobilitati questa estate per attivare la democrazia… Ora si accende una luce ancora più forte su quello che farà il Parlamento, ma con questa luce forte vediamo anche molto bene che fino ad ora le Camere hanno prodotto una legge, quella sul suicidio assistito, con gravi insufficienze”, dice Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa, commentando la bocciatura da parte della Corte Costituzionale.

L’eutanasia

Il cammino verso la legalizzazione dell’eutanasia non si ferma. Certamente, la cancellazione dello strumento referendario da parte della Corte costituzionale sul fine vita renderà il cammino più lungo e tortuoso, e per molte persone ciò significherà un carico aggiuntivo di sofferenza e violenza. Ma la strada è segnata”, commenta in una nota l’associazione Luca Coscioni.

“È una brutta notizia per coloro che sono in condizioni di sofferenza insopportabile contro la loro volontà come una tortura dice tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – È una brutta notizia anche credo per la democrazia nel nostro Paese che ha mancato un’occasione di confronto su un tema sociale che poteva collegare la vita delle istituzioni. Sicuramente la battaglia per la legalizzazione dell’eutanasia non solo non termina ma sono fiducioso che la porteremo a compimento con successo magari con nuove disobbedienze civili e ricorsi”, dice Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione.

15 Febbraio 2022
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