Pechino 2022
4:56 pm, 13 Febbraio 22 calendario
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“Vince” Alexander, il giamaicano ultimo nel Gigante

Di: Redazione Metronews
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SCI – Benjamin Alexander, 38enne di Northampton, figlio di padre giamaicano e madre inglese, è stato il primo atleta giamaicano ad aver gareggiato in un evento olimpico di sci alpino. E’ arrivato ultimo in entrambe le manche della gara vinta a Yanqing da Marco Odermatt, ma a suo modo ha “vinto”. Giunto ai Giochi a quasi 40 anni, ha detto: «Spero di essere di ispirazione per tutti i bambini che sognano le Olimpiadi». E, parlando con Discovery Plus, ha continuato: «E’ stata una delle cose più difficili della mia vita. Per me l’importante era arrivare al traguardo, alcuni dei migliori non ci sono riusciti quindi sono davanti a loro. Volevo divertirmi e terminare la gara senza infortuni. La mia prima gara è stata solo due anni fa, ed è impossibile per me confrontarmi con questi ragazzi che fanno questo da 20 anni». Laureato in ingegneria ed ex dj, ha viaggiato in 67 paesi diversi e si è avvicinato allo sci solamente nel 2015, qualificandosi per i Giochi Olimpici Beijing 2022 arrivando settimo nello slalom gigante ai Campionati Nazionali di Sci di Capo Verde in Liechtenstein. «Questo è per tutti quelli che credono di non farcela -conclude-. Spero di essere d’ispirazione per tutti i bambini che sognano le Olimpiadi, perché tutti possono sognare un giorno di partecipare ai Giochi. Ora mi fanno male le gambe, datemi una birra…».

Il Gigante di Alexander, senza italiani, vinto da Odermatt

Lo slalom Gigante “di” Alexander si è concluso senza italiani al traguardo, visto che Luca De Aliprandini, sesto dopo la prima manche, è uscito di pista nella seconda. Ha vinto lo svizzero Marco Odermatt, davanti allo sloveno Zan Kranjec e al francese Mathieu  Favre. De Aliprandini ha detto: «È un peccato, ma ora testa va al team event per poi andare a casa per resettare un po’ tutto e ripartire da quello che di buono abbiamo fatto in questa stagione, per affrontare le ultime tre gare di Coppa del mondo. Sicuramente l’obiettivo era un altro. Dopo la prima manche non pensavo di esser andato così bene, non mi fidavo tanto, ma ero vicino e potevo giocarmi la medaglia. È chiaro che è dura da digerire. So quanto ho lavorato in queste settimane per arrivare qui pronto, son riuscito ad allenarmi bene nell’ultima settimana. Fisicamente sto bene e quindi potevo giocarmi le mie chance. È un peccato che la gara più importante, su cui lavori tutto l’anno, è stata fatta in queste condizioni di visibilità dove ho avuto un po’ di difficoltà, perché quando non vedo, non mi fido e rimango un po’ arretrato e gli errori vengono di conseguenza, cosa che non succede quando la visibilità è buona».

13 Febbraio 2022
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