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1:35 pm, 13 Febbraio 22 calendario

Ucraina, rischio altissimo di azioni militari della Russia

Di: Redazione Metronews
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Il rischio di una azione militare in Ucraina è ormai altissimo. “Nessuno dovrà sorprendersi qualora la Russia dovesse provocare un incidente che poi userà per giustificare l’azione militare che ha pianificato”. A dichiararlo, intervenendo dalle Hawaii è stato il segretario di stato americano Antony Blinken.

“Rischio alto, minaccia imminente”

“Il rischio di un’azione militare russa è abbastanza alto e la minaccia abbastanza imminente” da rendere l’ordine di lasciare l’Ucraina impartito alla maggior parte del personale diplomatico americano “la cosa prudente da fare”.

«Può essere che siamo a un passo dalla guerra in Europa», è il monito lanciato dal vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, come riporta la stampa tedesca. Habeck ha parlato in un’intervista a Rtl e alla vigilia della missione del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, a Kiev e Mosca che ha valutato come «un buon segno». Le tensioni tra Russia e Ucraina hanno raggiunto un livello «critico», ha detto una fonte del governo federale tedesco alla stampa, prima della partenza del cancelliere Olaf Scholz per Kiev e Mosca. «Le nostre preoccupazioni sono aumentate», ha spiegato la fonte, «riteniamo la situazione critica, molto pericolosa».

“Non ci frega nulla delle sanzioni”

Alla Russia “non frega nulla” del rischio di sanzioni occidentali in caso di invasione dell’Ucraina. A dichiararlo senza mezzi termini è stato l’ambasciatore russo in Svezia, Viktor Tatarintsev. “Scusatemi per l’espressione, ma non ce ne frega niente di tutte le loro sanzioni”, ha detto ad Aftonbladet in un’intervista divulgata sul sito web del quotidiano svedese.
“Ci hanno già imposto talmente tante sanzioni, che in un certo senso hanno avuto effetti positivi sulla nostra economia e sulla nostra agricoltura”, ha aggiunto. “Siamo più autosufficienti e siamo stati capaci di rafforzare le nostre esportazioni. Non abbiamo formaggi italiani o svizzeri, ma abbiamo imparato a fare formaggi russi altrettanto buoni utilizzando ricette italiane o svizzere. Nuove sanzioni non avrebbero nulla di positivo, ma non sono così negative come sostiene l’Occidente”.
Tatarintsev ha poi accusato i paesi occidentali di non comprendere la mentalità russa: “Più l’Occidente fa pressioni sulla Russia, più forte sarà la risposta russa”. Mosca, ha assicurato infine, cerca di evitare una guerra: “E’ l’auspicio più sincero dei nostri responsabili politici. L’ultima cosa che la gente vuole in Russia è la guerra”.

Missione Osce via da Donbass

Alcuni dipendenti della Missione speciale di osservazione dell’Osce in Ucraina dell’Est stanno lasciando l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo riporta l’agenzia russa Interfax, riferendo che questa mattina «sei auto hanno attraversato la linea di contatto al checkpoint Oleksandrivka (un sobborgo di Donetsk) in direzione dell’Ucraina». Secondo la fonte di Interfax, questo indicherebbe l’inizio dell’evacuazione degli osservatori Osce da Donetsk: in precedenza, normalmente, solo due o tre veicoli di pattuglia della missione hanno attraversato la linea di contatto. Secondo Reuters, ad evacuare da Donetsk – controllata dai separatisti filo-russi – sono i membri dello staff Osce di nazionalità americana. Gli Stati Uniti e i loro alleati, compresa l’Italia, hanno chiesto ai propri cittadini di lasciare immediatamente il Paese, per il crescente rischio di un possibile e imminente attacco russo. Per ora, dall’Osce non è arrivato alcun commento ufficiale, ma i rappresentanti dei separatisti nell’Est hanno letto la notizia come «il possibile segnale di preparativi per una provocazione su larga scala da parte di Kiev».
«Il richiamo dei rappresentanti dell’Ue, degli Stati Uniti e della Gran Bretagna dalla Missione speciale di osservazione dell’Osce è un passo consapevole dell’Occidente per bloccare il flusso di informazioni ufficiali dall’Ucraina e il rischio militare non ha nulla a che fare con questa decisione», ha detto all’agenzia russa Ria Novosti Rodion Miroshnik, rappresentante dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk nel Gruppo di contatto, lo strumento istituito per facilitare una soluzione diplomatica del conflitto in Donbass. «Si tratta della preparazione di una sorta di provocazione su larga scala», ha aggiunto Miroshnik.
La Missione speciale di osservazione dell’Osce è una missione civile non armata, presente sul terreno dal 2014 col compito di osservare e riferire in modo imparziale e oggettivo sulla situazione in Ucraina e facilitare il dialogo tra tutte le parti coinvolte nella crisi.

13 Febbraio 2022
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