Arianna Fontana e Pietro Sighel, finali dolci e amare

SHORT TRACK – Le finali azzurre dello short track sono state insieme dolci e amare, oggi. La staffetta femminile italiana di short track ha infatti vinto la finale B nei 3.000 metri. Arianna Fontana, Arianna Valcepina, Martina Valcepina e Cynthia Mascitto sono così quinte in classifica. Quanto agli uomini, invece, impegnati nei 500 metri, purtroppo sfuma il sogno di Pietro Sighel di conquistare il podio nella finale. L’azzurro, qualificatosi al fotofinish nella semifinale, partiva in quinta e ultima posizione, è risalito in quarta e nell’ultimo giro durante l’attacco è scivolato e caduto. Oro all’ungherese Shaoang Liu, argento per il russo Ivliev, bronzo per il canadese Dubois.

Sighel si accontenta di aver raggiunto la finale

«Ho dovuto fare così, attaccare fin dall’inizio, poi ho perso il passo in uscita di curva. Sono tornato su, ma il ghiaccio mi ha tradito. Ho riportato un italiano in finale, non posso essere triste. Ho fatto belle cose, si ripartirà da qui». Queste le parole di Pietro Sighel dopo la caduta nella finale olimpica dei 500 metri di short track. «Ho la consapevolezza di essere tra i primi cinque di un’Olimpiade, posso ancora migliorare. Per il futuro va bene, ho 22 anni, ho davanti una carriera, ma essere arrivati in finale è già un traguardo. Ora anche nella staffetta sarà una bella battaglia», aggiunge il 22enne trentino a Rai Sport.

La Fontana: «Se ci avessero squalificato un’altra volta ci saremmo ribellate»

Il commento di Arianna Fontana è stato: «Tra tutte ci siamo dette che se ci avessero squalificato un’altra volta avremmo scatenato una rivolta. Nel momento clou con la statunitense, io stavo già frenando quando ho visto lei che chiudeva. Più di cosi non potevo fare e, se ci davano una squalifica, davvero non ci stava e non ci voleva. Per fortuna oggi la ragione è andata a noi e abbiamo vinto la nostra finale B».