Cinema
5:00 am, 11 Febbraio 22 calendario

“Io sono Vera”, il viaggio di un’anima al cinema

Di: Patrizia Pertuso
condividi

CINEMA Dopo il debutto al Torino Film Festival arriverà il 17 febbraio nelle sale  Io sono Vera, il film che segna il debutto nella regia cinematografica di Beniamino Catena interpretato da Marta Gastini, Anita Caprioli, Paolo Pierobon, Caterina Bussa, Marcelo Alonso, Davide Iacopini e Manuela Martelli.

Ambientato tra Cile e Italia, parte dalla scomparsa di una bambina di 11 anni, Vera, che sparisce senza lasciare alcuna traccia. Due anni dopo ritorna, ma invece di essere adolescente, è già una giovane donna. Di quello che è accaduto nel frattempo non ricorda niente. I genitori, sconvolti, chiedono l’esame del dna che conferma che quella donna è proprio la loro figlia. Quando i ricordi riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo cileno, clinicamente morto, che, dall’altra parte del mondo, si era risvegliato nello stesso istante in cui lei era svanita nel nulla.

Beniamino Catena: «Volevo fare un film di fantascienza»

«Sono sempre stato un amante della fantascienza – spiega Catena – e dopo tanta fiction seriale volevo fare un film che rispecchiasse le mie passioni. Mi interessava affrontare la fantascienza in modo iper realistico, raccontare la reazione dei personaggi all’irruzione del fantastico nella vita di una famiglia. Ho pensato che la cosa migliore fosse realizzarlo come un documentario. Oggi, si deve spiegare tutto: noi invece ci siamo presi la libertà di porre più domande che risposte senza però dare troppe spiegazioni. “Io sono Vera” esplora il rapporto tra vita e morte, paura e accettazione, solitudine e unione con il Tutto».

L’esordio del regista con “Io sono Vera”

Catena prima di Io sono Vera aveva firmato diversi videoclip, tra cui alcuni per i Marlene Kuntz che in questo film firmano la colonna sonora; sempre nel “panorama musicale” aveva lavorato anche con gli Afterhours, Skin, Gianna Nannini, Laura Pausini e Andrea Bocelli. Sul versante seriale a cui il regista fa riferimento, si era occupato di Squadra Antimafia e Un passo dal cielo.

Ad interpretare Vera da bambina ci pensa Caterina Bussa mentre da adulta ha il viso e il corpo di Marta Gastini. I suoi genitori sono interpretati da Anita Caprioli e Paolo Pierobon mentre Marcelo Alonso è il cileno Elias, guardiano in un osservatorio nel deserto di Atacama, collassato durante il lavoro, che si rianima di colpo in ambulanza pochi secondi dopo essere stato dichiarato morto.

Per Marta Gastini, diventare Vera «è stata una sfida molto importante e bella. Il livello interpretativo racchiude diversi personaggi. Vera è una bambina, una donna e porta anche l’identità di Elias. Ha in sé un aspetto magico».

La famiglia e l’ambiente co-protagoniste

Accanto ai protagonisti della storia, altrettanto protagonisti sono la famiglia e l’ambientazione.

«La dimensione famigliare è importantissima – spiega Beniamino Catena-. Con il racconto di una perdita e di un ritorno che muove le coscienze e i sentimenti. Mi piace che il film da desertico, diventi dramma intimo, tutto in una casa, per poi tornare all’avventura e il viaggio. Volevo girare anche nel deserto dell’Atacama, che è il luogo da dove si osservano meglio le stelle in tutto il mondo. Così abbiamo cercato un co-produttore cileno, e l’abbiamo trovato in poco tempo».

PATRIZIA PERTUSO

11 Febbraio 2022 ( modificato il 10 Febbraio 2022 | 15:12 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo