caso cerciello
1:46 pm, 10 Febbraio 22 calendario

Il Pg: «Undici coltellate in 15 secondi» per uccidere Cerciello

Di: Redazione Metronews
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Il Pg: «Undici coltellate in 15 secondi» per uccidere Cerciello. E iniziato questa mattina a Roma nell’aula della Corte di Assise il processo di Appello nei confronti di Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth, i due americani condannati all’ergastolo in primo grado per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019. L’udienza si svolge a porte chiuse a causa delle norme anti Covid. Elder e Hjorth sono nella sala di sicurezza separata da un vetro, con accanto gli interpreti. Presenti in aula i familiari di Cerciello, tra cui la vedova, Rosa Maria Esilio e il fratello Paolo.

Il Pg: «Undici coltellate in 15 secondi» per uccidere Cerciello

«La vicenda si consuma in 15/20 minuti, ma il delitto in 20 secondi. Sono 11 fendenti in 15/20 secondi con un coltello da 18 centimetri». Lo dice il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano, nel corso della requisitoria nella corte d’Assise d’Appello, del processo per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega ucciso con undici coltellate il 26 luglio 2019 davanti ad un hotel in zona Prati, a Roma.
Nel corso del discorso Saveriano ribadisce quanto Cerciello fosse un militare stimato. «Quella tragica sera fu chiamato dai colleghi perchè era uno dei più esperti nella repressione della criminalità, individuava i soggetti ed eseguiva gli arresti», ricorda il sostituto procuratore generale. E anche quella sera i quattro carabinieri che si trovavano a Trastevere in servizio, «chiamano la pattuglia in borghese Cerciello-Varriale. Ma soprattutto Cerciello», perchè era di lui che tutti si fidavano. Altro particolare messo in evidenza dal procuratore è che Cerciello e Varriale si sono qualificati come «carabinieri» il giorno dell’omicidio del vicebrigadiere. «Si è inflitto una sofferenza senza alcuna pietà su un carabiniere, con 11 coltellate, affondando fino alle costole», ribadisce il pg. Per questo nei confronti di Elder, il sostituto procuratore generale, ha chiesto la conferma dell’ergastolo. Per Natale Hjorth, condannato invece al massimo della pena in primo grado, è stata sollecitata una pena ridotta di 24 anni. «Entrambi i giovani – ha ricordato Saveriano – sono incensurati, ma l’atto è di estrema crudeltà».

Il pg chiede “Attenuanti per Natale Hjorth”

Christian Gabriel Natale Hjorth – ha spiegato il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano nel corso della requisitoria – «ha programmato tutto l’intervento, ma non è l’autore materiale. Per questo, chiedo la riforma della sentenza di primo grado con il riconoscimento delle attenuanti generiche». Una richiesta che, a parere dei difensori di Natale Hjorth, è addirittura troppo alta. «Noi contestiamo la sentenza di primo grado, Natale non ha commesso il delitto» spiegano infatti i difensori di Hjorth, gli avvocati Fabio Alonzi e Francesco Petrelli.

«Esprimo profondo dolore e sofferenza per la famiglia del carabiniere Cerciello. Mio figlio sta bene, ma ovviamente si sente profondamente addolorato e ha un enorme senso di colpa per quanto accaduto. Gli dispiace soprattutto di non esser stato creduto». Così Leah Elder, madre di Finnegan Lee.

I giudici hanno previsto una serie di rinvii per la discussione delle parti. Le prossime udienze si terranno il 17 e 24 febbraio. Previsti gli interventi dei legali di parte civile. Poi il 3, 10 e 15 marzo la parola passerà ai difensori. La camera di consiglio e la sentenza sono state indicate per il 17 e 18 marzo prossimo.

10 Febbraio 2022
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