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2:45 pm, 9 Febbraio 22 calendario

Cerciello, al via Appello. I carabinieri e le chat: “Procedimenti disciplinari”

Di: Redazione Metronews
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Omicidio Cerciello Rega, al via l’Appello. Dopo l’ergastolo inflitto ai due americani Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, inizia il processo in Corte d’assise appello a Roma per i due 19enni americani condannati all’ergastolo in primo grado per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri ucciso con undici coltellate il 26 luglio del 2019 in zona Prati, a Roma. Il secondo grado è stato affidato alla prima Corte d’assise d’appello presieduta dal giudice Andrea Calabria.

Cerciello Rega, l’Appello

«Adesso l’appello è in mano alla giustizia italiana. Siamo fiduciosi che verranno portate alla luce le anomalie e le molte informazioni sbagliate emerse nel processo di primo grado, ma di questo se ne stanno occupando gli avvocati. Speriamo che la verità di quanto accaduto realmente quella notte venga fuori». Lo affermano in una nota Ethan e Leah Elder, genitori di Finnegan Lee Elder, arrivati in Italia per assistere al processo.

I carabinieri e le chat: “Immediati procedimenti disciplinari”

“L’Arma dei Carabinieri ha appena appreso che, nell’ambito del processo a carico del maresciallo capo Fabio Manganaro, per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi a contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore”. Lo sottolinea il comando generale dell’Arma dei carabinieri.

I familiari ogni due mesi a Roma

«Noi e Finn non riusciamo a darci pace per la morte del carabiniere e il dolore che ha generato. Questo fatto ha segnato e segnerà per sempre tutta la nostra vita, e con questo peso comunque non solo Finnegan, ma tutta la nostra famiglia dovrà cercare di andare avanti – spiegano la madre e il padre di Elder – Siamo arrivati al secondo atto processuale di questa tragedia senza paragoni che ha stravolto l’esistenza di molte vite: prima di tutto quello della famiglia Cerciello, ma anche la nostra e quella del nostro ragazzo. Un dolore con il quale purtroppo dobbiamo imparare a convivere».

«Lavorando a San Francisco riusciamo a venire in Italia solo ogni 2 mesi a turno, per questo ringraziamo i volontari del Gruppo Idee di Rebibbia che hanno seguito – giorno dopo giorno – sia Finnegan sia noi azzerando in qualche modo le distanze di migliaia di chilometri con il loro sostegno psicologico e il loro lavoro. Ci tengono informati sulle sue condizioni e lo coinvolgono in attività che speriamo gli permettano di crescere e maturare. Un aiuto che ci rende questa grave situazione più sopportabile». 

9 Febbraio 2022
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