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4:13 pm, 8 Febbraio 22 calendario
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Pioltello: sindacati e associazioni non saranno parti civili

Di: Redazione Metronews
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Al processo per il disastro ferroviario di Pioltello le parti civili saranno poche. Il tribunale ha infatti respinto quasi tutte le richieste presentate da associazioni e sindacati al processo che è ripreso oggi per il disastro ferroviario nel quale il 25 gennaio 2018, in seguito al deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi, morirono tre persone e un centinaio rimasero ferite. Il tribunale stamattina ha infatti rigettato le istanze presentate, tra gli altri, da Cub trasporti, Codici, il sindacato dei ferrovieri Orsa, “Assemblea 29 giugno”, “Il mondo che vorrei Onlus”, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro e Medicina Democratica (era stata ammessa in udienza preliminare).

Sono state ammesse solo la Filt-Cgil Lombardia e tutte le persone fisiche, una sessantina, non risarcite. L’udienza è stata aggiornata per il prossimo 22 febbraio, giorno in cui verranno ascoltati i primi testi del pm Maura Ripamonti e Leonatdo Lesti. Tra gli imputati, davanti alla quinta penale, oltre a Rete Ferroviaria Italiana, che è anche responsabile civile, c’è l’ex ad Maurizio Gentile, ora commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25, e altri ex dirigenti, dipendenti e tecnici di Rfi.

A sostegno delle vittime, presidio davanti al tribunale di un gruppo di familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 2009. «È enorme il legame tra i due disastri ferroviari, Viareggio e Pioltello – hanno spiegano i familiari delle vittime toscane – entrambi provocati dalla mancanza di sicurezza. Si sapeva che poteva accadere e non è stato fatto ciò che doveva essere fatto per evitarlo».

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