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3:01 pm, 7 Febbraio 22 calendario

M5S nel caos: tribunale sospende delibere su Conte presidente

Di: Redazione Metronews
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Per Giuseppe Conte, presidente del M5S, una nuova grana: il tribunale di Napoli ha infatti sospeso le due delibere del 3 e del 5 agosto scorso che hanno modificato lo statuto del M5S. A confermarlo gli attivisti che a ottobre scorso presentarono un ricorso specifico.  I provvedimenti sono stati sospesi in via cautelare per la sussistenza di «gravi vizi nel processo decisionale», tra cui l’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. Gli attivisti del Movimento sono assistiti dall’avvocato Lorenzo Borrè.

A sospendere le due delibere, la settima sezione civile del Tribunale di Napoli. Il 24 dicembre scorso era stata ancora la settima sezione civile aveva rigettato l’istanza di sospensione dello Statuto, decisione contro la quale gli stessi attivisti hanno presentato reclamo. Da quyi un nuovo esame del ricorso la scorsa settimana e oggi la decisione.

L’avvocato: “M5S, tutto azzerato”

Con la decisione del Tribunale di Napoli “decade la carica di Conte, in primo luogo. In secondo luogo emerge l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia, con le restrizioni previste dal precedente statuto, che è ritornato in vigore: il precedente statuto, infatti, esclude che dette cariche possano essere ricoperte da soggetti che rivestano incarichi istituzionali”. Lo dice Lorenzo Borrè, l’avvocato degli attivisti che hanno presentato il ricorso a Napoli. “Anche i cinque vicepresidenti decadono, essendo cariche non previste dal vecchio statuto“, prosegue il legale. Quindi ora che succede nel Movimento? “Il M5S si trova all’anno zero con l’azzeramento delle sue cariche. Unica via di uscita, la costituzione del Comitato direttivo”.

La decisione del tribunale

Le delibere impugnate dell’Associazione M5S «con cui è stato modificato il suo statuto e subito dopo nominata la neonata figura di presidente vanno sospese in attesa dell’esito del giudizio di merito», è la conclusione cui giunge la settima sezione del tribunale civile di Napoli. «E l’adozione della presente cautela non potrebbe dirsi preclusa dall’asserita potenziale insorgenza di problematiche di ordine tecnico connesse al funzionamento della pregressa piattaforma, trattandosi di eventuali aspetti di carattere meramente operativo suscettibili di svariate possibili soluzioni la cui individuazione resta concretamente riservata agli organi della associazione».

Per questo, dopo il reclamo presentato dagli attivisti i giudici sospendono «ai sensi dell’art. 23 c.c. le delibere impugnate dell’Associazione del 3 agosto 2021 di modifica dello statuto e del 5 agosto 2021 di nomina del presidente».

L’invalidità «che allo stato risulta della delibera con cui l’Associazione movimento 5 stelle ha modificato lo statuto fa di conseguenza, in questa sede, apparire invalida anche la delibera del 5 agosto 2021 con cui è stato nominato il presidente dell’ente», scrivono i giudici della settima sezione civile del tribunale di Napoli. “In via assorbente – si legge nelle 8 pagine della decisione in cui sospendono lo statuto grillino varato ad agosto – va fatto rilevare che lo statuto in vigore prima della sua modifica, che come visto al punto 3 risulta illegittima, non prevedeva la figura del presidente quale organo dell’associazione. Pertanto la sua nomina appare a sua volta in contrasto con le regole statutarie ai sensi dell’art. 23 c.c”.

Conte: “Leadership non dipende da carte bollate”

«La mia leadership del Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori, quindi è un legame politico prima che giuridico». Lo ha detto ai giornalisti, lasciando la sua abitazione privata, Giuseppe Conte, a commento della decisione del tribunale di Napoli. «La mia leadership non dipende dalle carte bollate e lo dico consapevole di essere anche un avvocato», ha aggiunto.

«Adesso si procederà a una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli», ha detto Vito Crimi, lasciando la casa di Giuseppe Conte dopo un incontro con l’ex premier a seguito delle decisioni assunte dal tribunale di Napoli. «La nostra comunità mi sembra che si sia espressa in maniera molto chiara sul presidente Conte – ha spiegato Crimi – Non credo che sia il problema dell’iscrizione, dei nuovi iscritti o dei sei mesi, che possano far cambiare il risultato».

7 Febbraio 2022
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