Milano
6:06 pm, 7 Febbraio 22 calendario
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Ispettrici del lavoro minacciate in azienda

Di: Redazione Metronews
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«Pesanti e ripetute minacce», sarebbero state rivolte nei giorni scorsi a due ispettrici dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro del dipartimento di Milano, alle quali è stato impedito l’ingresso in un’azienda di guardiania. I fatti, accaduti nei giorni scorsi durante un accesso, sono stati denunciati oggi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro che «esprime una forte condanna nei confronti del grave gesto intimidatorio». Il direttore dell’Ispettorato, Bruno Giordano, si è recato nella sede dell’ITL di Milano, dove ha incontrato le due dipendenti minacciate e il personale in servizio, esprimendo loro la vicinanza. Ha anche chiesto una relazione sui fatti per presentare una denuncia all’autorità giudiziaria. Di seguito, ispettori del lavoro e carabinieri del NIL in servizio all’ITL si sono presentati nella sede dell’azienda e «hanno elevato nei confronti dell’amministratore contestazioni di natura sia amministrativa che penale», spiega una nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. «Ancora una volta – ha commentato Giordano – ci tocca subire reazioni violente: era già accaduto qualche mese fa in provincia di Taranto, ora è successo a Milano. È evidente che abbiamo toccato un nervo scoperto. Chi non rispetta le regole e mal sopporta il nostro lavoro, sappia che dovrà risponderne in sede giudiziaria».

Cgil: «Le minacce alle ispettrici sono un fatto gravissimo»

Dura la presa di posizione di Fp Cgil Lombardia e Fp Cgil Milano, che in una nota hanno definito «intollerabili, le aggressioni alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi pubblici, un fenomeno purtroppo in aumento. Basta: è un fatto grave. Lavorare in salute e sicurezza è un diritto e una priorità, fondamentale una pratica e cultura della legalità”. «È un fatto molto grave e il danno è multiplo, visto che è andato a scapito di due dipendenti dell’Ispettorato del lavoro di Milano, di due donne, di due persone, e di una intera collettività», sottolinea il sindacato. «Il lavoro andava fatto, il lavoro va fatto, per stanare e fare emergere le sacche di irregolarità e fare affermare quella pratica e cultura della legalità che è condizione necessaria all’equità, alla giustizia, alla democrazia allo sviluppo di una società sana», concludono.

7 Febbraio 2022
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