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4:29 pm, 6 Febbraio 22 calendario

Al via le regole anti Covid semplificate per le scuole

Di: Redazione Metronews
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Al via da lunedì 7 febbraio le nuove regole semplificate – su quarantene, tamponi e autocertificazioni – per gestire la lotta al contagio da Covid nelle scuole. Eccole nel dettaglio. Nelle scuole dell’infanzia fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe l’attività educativa e didattica proseguirà in presenza per tutti. È previsto l’utilizzo di mascherine Ffp2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, invece, l’attività educativa e didattica delle scuole dell’infanzia verrà sospesa per cinque giorni. Nella scuola primaria fino a quattro casi di positività nella stessa classe le attività proseguono per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 (sia per docenti che per gli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un molecolare. Se si è ancora sintomatici il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa classe, i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo della mascherina Ffp2 (docenti e alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri alunni scatterà invece la didattica a distanza per cinque giorni.

Le regole semplificate

Nella scuola secondaria di I e II grado con un caso di positività nella stessa classe l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l’attività in presenza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite app mobile. Per gli altri studenti è prevista la Dad per cinque giorni. Altra nuova regola che entra in vigore da lunedì 7 febbraio è quella secondo la quale con cinque o più casi di positività nei servizi educativi per l’infanzia, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e con due casi o più di positività nella scuola secondaria di I e II grado, si applica ai bambini e agli alunni il regime dell’autosorveglianza per vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, vaccinati con dose di richiamo. Per gli altri scatterà la quarantena precauzionale di cinque giorni, che termina con un tampone negativo. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena, gli studenti dai 6 anni in su dovranno indossare la mascherina Ffp2. Per la scuola dell’infanzia e le elementari è prevista l’introduzione dei più economici tamponi fai-da-te che si possono acquistare in farmacia o al supermercato. Fino a 4 casi, infatti, si resta tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus dovrà sottoporsi a tampone: molecolare, antigenico oppure appunto “autosomministrato”. In caso quest’ultimo fosse negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione. Chi va in quarantena, in ogni ordine e grado d’istruzione, per tornare a scuola dovrà fare un tampone antigenico o molecolare e non avrà bisogno del certificato medico.

Regione Marche in arancione

Sempre da lunedì 7 febbraio cambiano ancora i colori delle Regioni, nonostante a livello generale la situazione stia evidenziando un rallentamento dell’epidemia e nonostante la sempre più forte opposizione dei governatori a questo sistema. In particolare nelle Marche, dove la situazione negli ospedali è peggiorata in controtendenza – la percentuale di posti letto occupati da pazienti positivi è al 26,3% nelle terapie intensive (il dato più alto di tutto il Paese) e al 33,1% in area medica – scatterà il passaggio in zona arancione. Colore nel quale restano Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. In zona gialla rimangono Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Le uniche Regioni ancora in zona bianca sono Basilicata, Molise e Umbria.

Locatelli: «Prolungare il Super Green Pass»

«Obbligo di vaccino per gli over 50 e Super Green Pass devono restare in vigore anche dopo il 30 giugno». Lo ha affermato Franco Locatelli, coordinatore del Cts, secondo il quale il prolungamento di queste misure può garantire «una primavera e un’estate tranquille, e non è detto che a ottobre la situazione tornerà critica. Il virus non se ne andrà, ma non ci ritroveremo in una situazione più difficile di quelle che abbiamo vissuto». Con l’allentamento dell’emergenza Covid «va gestita tutta la fase di riapertura – ha aggiunto Locatelli – la progressività con adeguata pianificazione che ha improntato anche recentemente le scelte del governo offre le migliori garanzie. Si sta aprendo una fase nuova per il Paese: tutti gli indicatori, dall’incidenza cumulativa a sette giorni ogni 100 mila abitanti all’indice Rt, fino al numero di posti occupati nelle strutture ospedaliere o nelle terapie intensive mostrano chiaramente che stiamo uscendo dalla fase più critica». «Sono ottimista e vedo nelle ultime decisioni del Governo che siamo sulla strada giusta per sconfiggere il Covid-19 – ha commentato invece Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma – il nostro Paese, fin qui, si è dimostrato forte, determinato e comunque unito».

6 Febbraio 2022
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