roma
12:57 pm, 5 Febbraio 22 calendario

Niente maxi raduno No Vax al Vivaro: la questura lo vieta

Di: Redazione Metronews
condividi

Niente raduno No Vax al Vivaro. La questura di Roma ha notificato il provvedimento di divieto – ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza – allo svolgimento della manifestazione No Vax e No Green pass presso i Pratoni del Vivaro, a Roma, programmata per il prossimo 10 febbraio, per la durata di tre giorni.

Raduno No Vax vietato, le forze dell’ordine vigileranno

“Il provvedimento – spiega una nota – è stato emanato dopo che la questura ha recepito le analisi effettuate in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi in prefettura. Il provvedimento di divieto è l’esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica. Saranno predisposti, pertanto, specifici servizi interforze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della questura e con l’impiego dei reparti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità”.

Oltre 2200 medici sospesi, 30mila sotto osservazione

Intanto sono 2254 i medici e gli odontoiatri sospesi per non aver adempiuto all’obbligo vaccinale. Ma in totale sono quasi 30mila, 29972 per la precisione, quelli “sotto osservazione”, perché i loro nominativi sono stati segnalati dall’ultima interrogazione della Piattaforma nazionale digital green certificate: il 6,4% dei 467800 iscritti agli Albi.
A comunicarlo la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Spetta infatti alle Federazioni la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni   verdi COVID-19 comprovanti lo stato di   avvenuta   vaccinazione   anti SARS-CoV-2. Sarà poi compito degli Ordini territoriali verificare la posizione degli iscritti e, ove risultino realmente inadempienti, sospenderli. Quello che scaturisce dall’interrogazione della piattaforma è infatti un dato grezzo, binario, che certifica solo l’avvenuta o non avvenuta vaccinazione ma non tiene conto, ad esempio, delle vaccinazioni effettuate all’estero, di quelle non ancora registrate, o dell’insussistenza dei presupposti per l’obbligo, o delle prenotazioni effettuate, o di certificazioni di esenzione o di differimento per ragioni di salute.  Salgono dunque a 437828 i medici sicuramente vaccinati secondo i protocolli previsti dalla normativa: il 93,6% del totale, appunto. Lo scorso 21 gennaio, quindici giorni fa, era 434155, il 92,8% di tutti gli iscritti. I sospesi erano invece 1972.

 

5 Febbraio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo