La Pausini mette un Festival lento in una scatola
SANREMO – La seconda serata del Festival di Sanremo tra Checco Zalone e Lorena Cesarini ha visto Laura Pausini protagonista. Nella classifica generale, stilata dalla Sala Stampa Elisa è prima e Ana Mena ultima.
Il ricordo di Monica Vitti
L’applauso dell’Ariston per Monica Vitti – “che ci ha fatto piangere, ridere e sorridere al cinema” – apre con le parole di Amadeus la seconda notte festivaliera. Incassato il record di ascolti, il direttore artistico introduce il primo big dei 13 in gara. Dopo i 12 artisti di martedì – sulla vetta “Brividi” di Mahmood & Blanco, i più votati dalla Sala stampa – tocca a Sangiovanni, di rosa vestito, iniziare le danze. Amatissimo dai più giovani, rivelazione dell’anno 2021 (17 dischi di platino e 3 ori per l’ep omonimo, oltre 100 milioni di streaming per la sua “Malibu”), il 19enne vicentino con “Farfalle” è già in volo. “Sei una boccata d’aria” canta, dando voce a un forte desiderio di normalità, di libertà nel vivere le emozioni. Poi, aspettando Zalone («potrebbe essere la mia ultima volta qui – scherza Ama – metto le mani avanti e anche il naso»), scende la scalinata un’emozionata Lorena Cesarini. Canta Giovanni Truppi. Poi l’attrice torna e racconta il suo malessere: additata come “ragazza di colore, extracomunitaria, che brutta parola!”. E la musica continua con Le Vibrazioni. Prima dello show di Zalone che fa slittare la scaletta.
La Pausini mette un Festival lento in una scatola
Il piatto forte della serata è legato anche a Laura Pausini. Il suo nuovo pezzo “Scatola” è suonatissimo in radio. Scritto da Madame, sembra il seguito, trent’anni dopo, di “Perché non torna più” che Laura inserì nel disco d’esordio. Con lei salgono sul palco Mika e Alessandro Cattelan, la squadra del prossimo Eurovision. Scatola funziona, è breve, intenso e già un successo.
Emma convince, Elisa di più
La brava e bella Emma arriva sul palco mezz’ora dopo il previsto. Ma non perde smalto e grinta. Si sente lo zampino di Davide Petrella e di Davide Faini in “Ogni volta è così”. Dopo di lei è la volta di Matteo Romano, faccia d’angelo. Sembra un Michele Bravi prima maniera. Il suo pezzo è già… virale. Zalone continua a imperversare. È la sua serata. Al piano diventa Ragadi, un rap che soffre di… ragadi, per l’appunto. L’occasione di prendere in giro i trapper è troppo ghiotta e lui non se la fa sfuggire. Canta “Poco ricco” ma non sfonda. Si rifarà più tardi impersonando il dottor Oronzo Carrisi (parodia di Albano in versione virologo). La gara diventa rock con Rettore e Ditonellapiaga. Cantano “Chimica”, si baciano e si abbracciano. Evviva l’amore! Prima di loro, Iva Zanicchi. Il big che convince di più, da previsioni, è Elisa ventuno anni dopo la sua prima e unica presenza sanremese, coincisa con una vittoria. Era il 2001: uno dei più infelici festival della storia ma notevole dal punto di vista musicale. Ritorno atteso, lei sfavillante ed elegantissima in bianco. Subito dopo Fabrizio Moro. “Sei tu” è un pezzo autoriale, come da sua cifra. Dedicato a una lei che gli ha salvato la vita, salvandolo dai suoi demoni. Il collegamento dalla nave regala Ermal Meta con il brano sanremese dello scorso anno “Un milione di cose da dirti”. La gara si chiude con le esibizioni di Tananai, Irama, Aka7even e Highsnob e Hu.
Il voto della Sala Stampa
Aspettando il televoto i giornalisti scelgono Elisa (standing ovation meritatissima per lei), Emma e Rettore bocciando Tananai, Le Vibrazioni e Aka7even. Sommando i voti delle due serate Ana Mena è ultimissima, con Yuman e lo stesso Tananai. Prima Elisa, secondi Mahmood & Blanco, terza La rappresentante di Lista. Si chiude prima dell’una. Un miracolo.
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