Settemila euro di danni per i raid al Ministero dell’Ambiente
Settemila euro di danni per i raid. A tanto ammontano, secondo una prima stima, i danneggiamenti arrecati alla sede del ministero della Transizione ecologica causati dalle irruzioni di ieri mattina e di oggi nell’edificio da parte degli attivisti di Extinction Rebellion. Anche questa mattina, infatti, il ministero è stato nuovamente preso di mira da alcuni attivisti. Dopo gli atti vandalici di ieri, all’interno e all’esterno dell’edificio, oggi dieci ragazzi si sono introdotti nel palazzo riuscendo ad arrivare fino al quinto piano, dove si trovano anche gli uffici del ministro. Tra lo sconcerto e la paura dei dipendenti, colpiti dalla vernice, gli attivisti sono stati fermati grazie all’intervento delle forze dell’ordine e posti in stato di fermo. «È una brutta parentesi – ha commentato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani – perché questa è un’istituzione dello Stato. Sono atteggiamenti violenti: hanno anche spinto alcune persone, le hanno imbrattate di vernice, hanno danneggiato diversi piani all’interno. È un peccato, questo è l’effetto di un clima teso: ci sono troppe cattiverie, leoni da tastiera che si esibiscono. Bisogna ritornare a un po’ di serenità. A me spiace che la transizione ecologica venga vista come un argomento divisivo: siamo tutti d’accordo sul fatto che bisogna fare subito delle scelte importanti per il clima. Bisogna farle nel rispetto del mondo del lavoro, della società, delle persone più deboli. È un’operazione complessa, se fosse stata semplice l’avremmo già fatta. Ci vuole un po’ di pazienza da parte di tutti. Queste forme di attivismo violento non hanno giustificazione».
Danni per il doppio raid
«Siamo entrati al Ministero della Transizione Ecologica – avevano detto ieri gli attivisti – scrivendo sulle pareti “Ministero della truffa” e “Ministero delle bugie”. L’azione è stata portata avanti da cittadine e cittadini preoccupati per l’inazione del governo, e del Ministero deputato, nei confronti del collasso ecologico e climatico. Con i blocchi stradali di dicembre e un recente mailbombing da 26 mila mail, Ultima Generazione, campagna di disobbedienza civile nonviolenta di Extinction Rebellion, ha chiesto un incontro pubblico con il Presidente del Consiglio Draghi e i ministri per un confronto reale sulla crisi eco-climatica, i suoi impatti sulla popolazione italiana e la necessità di coinvolgere attivamente i cittadini e le cittadine nelle scelte che determineranno irreversibilmente il futuro del nostro pianeta e della nostra nazione».
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