ambiente
4:05 pm, 31 Gennaio 22 calendario

Nelle Oasi del Wwf per la Giornata mondiale delle Zone Umide

Di: Redazione Metronews
Nelle Oasi del WWF
condividi

Nelle Oasi del WWF per la Giornata mondiale delle Zona Umide. Lagune, stagni, laghi, paludi, risorgive: sono le wetlands, aree chiave per la biodiversità e, cosa meno nota, anche per la nostra sopravvivenza. In loro onore, il 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day, WWD), data che ricorda l’adozione della Convenzione omonima per la loro tutela, firmata il 2 febbraio 1971 nella città iraniana di Ramsar. E quest’anno il WWD ha uno speciale significato, in quanto lo scorso anno è stato riconosciuto ufficialmente anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lo slogan di questa edizione è “Value, Manage, Restore, Love Wetlands”: riconoscerne il valore, proteggerle e gestirle adeguatamente, ripristinarle laddove le abbiamo distrutte, e imparare ad amarle per la loro bellezza e la loro importanza, a partire dalla loro incredibile biodiversità. Ma le wetlands sono fondamentali anche per la nostra sopravvivenza grazie al loro ruolo di serbatoi di carbonio e contrasto al cambiamento climatico, azione di depurazione delle acque, protezione da inondazioni, fornitura di fibre e materiali, oltre ad ospitare migliaia di specie ad esse legate. In Italia, dalle Alpi al Mediterraneo, sarà possibile scoprirle dal 2 al 6 febbraio in molte Oasi WWF, attraverso passeggiate, visite guidate, workshop fotografici ed altri eventi per far scoprire a tutti la bellezza e l’importanza di questi ambienti unici.

Le Oasi del Wwf

Il WWF fin dalla sua nascita si è occupato della tutela di zone umide. Non a caso la prima Oasi WWF istituita in Italia nel 1967 è stata il lago di Burano in Toscana, poi inserita tra le zone Ramsar e divenuta Sito d’Importanza Comunitaria per la rete europea di aree protette Natura 2000. Oggi il Sistema delle Oasi WWF Italia è costituito da 100 Oasi, di cui ben 78 contengono stagni, paludi, lagune, che nel tempo sono state difese da abusi e antropizzazione selvaggia, e 10 delle quali sono aree d’importanza internazionale riconosciute dalla Convenzione di Ramsar. L’importanza di queste aree per la biodiversità è grande: infatti le Oasi WWF da sole ospitano ben il 66% degli habitat prioritari della direttiva 43/92/CEE per la bioregione “alpina”, il 57% per quella “continentale” e il 65% per quella “mediterranea”. Per questo il WWF ha avviato negli anni una serie di progetti nazionali e internazionali per la tutela di ambienti ed ecosistemi fortemente minacciati. Inoltre, grazie al contributo del Ministero della Transizione Ecologica, il WWF ha avviato una serie di misure di conservazione nei siti Natura 2000 e Riserve Naturali dello Stato Lago di Burano, Laguna di Orbetello, Cratere degli Astroni e Le Cesine, per contrastare le minacce che insistono su questi delicati ecosistemi, monitorare lo status degli habitat e le specie presenti. Queste azioni si vanno ad aggiungere ai censimenti, come l’International Waterbird Census (IWC) svolto ogni anno da ornitologi e volontari per monitorare gli uccelli acquatici che svernano negli habitat fluviali, lacustri, lagunari e costieri.

31 Gennaio 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo