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12:07 pm, 29 Gennaio 22 calendario

Quirinale, intesa sul Mattarella bis

Di: Redazione Metronews
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A Montecitorio il vertice dei segretari dei partiti della maggioranza ha chiuso l’intesa su un Mattarella bis per il Quirinale.

Matteo Salvini, dopo le aperture, è esplicito: “Riconfermiamo Mattarella”. “Gli italiani non meritano altri giorni di confusione. Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il Presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano”, dice il leader della Lega.

Uno striscione sul portone di un palazzo nel centro di Roma che recita: “Grazie presidente Mattarella”. A immortalarlo in una foto è il segretario del Pd, Enrico Letta che ha condiviso lo scatto su Twitter.

Una lunga telefonata anche tra Silvio Berlusconi e Sergio Mattarella: “Lunga e affettuosa telefonata tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella  il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione”, rende noto l’ufficio stampa del presidente di Forza Italia.

“Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l’unico modo per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica – su Facebook il leader di Italia viva, Matteo Renzi – Mattarella e Draghi sono due scelte eccellenti, due nomi che garantiscono le Istituzioni. Viva l’Italia”.

Draghi: “Mattarella resti per il bene del Paese”

Il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha telefonato questa mattina ai leader delle forze politiche per invitarli a confermare Sergio Mattarella Capo dello Stato. Draghi argomenta la decisione sottolineando che si tratta “del bene e della stabilità del Paese”.

La strada per un Mattarella bis

“Io avevo dato la disponibilità a sostenere i nomi proposti da sinistra. Se la sinistra riesce a bocciare i suoi stessi nomi allora si va dal presidente Mattarella e, a differenza da quello che si è sempre detto, gli si dice ‘C’è bisogno di te’.  Così il segretario leghista Matteo Salvini. “Quali sono i nomi che la sinistra ha fatto e poi bocciato? “La rosa di ieri da chi arrivava? Da me? Chi li ha fatti i nomi? Chi li ha bocciati? Io? No. Si fanno i nomi e se li auto bocciano”.

Casini: “Togliete il mio nome”

E con l’ipotesi del Mattarella bis in campo non partirà alcuna operazione Casini: Chiedo a tutti togliere mio nome. Il Parlamento chieda a Mattarella di restare”, ha detto Casini.

Le ipotesi e l’accordo

Senza un accordo che tenga insieme maggioranza di governo e maggioranza che elegge il Presidente della Repubblica, “sosterremo la saggezza del Parlamento”. E la saggezza del Parlamento si sta esprimendo, in queste ore, votando il nome di Sergio Mattarella. Enrico Letta lo annuncia alla riunione dei grandi elettori del Partito Democratico strappando applausi a gruppi che, per sua stessa ammissione, hanno faticato a capire quale fosse il senso del dibattersi dei leader fra vertici, riunioni e dichiarazioni alle Tv. “Se fossi stato nei vostri panni avrei guardato ai generali e avrei detto ma che c…stanno facendo? Però avete capito facilmente che è stato tutto un gioco di surplace decisivo perchè il risultato di ieri mattina andasse lì dove doveva andare”, ha spiegato Letta riferendosi alla ‘bocciatura’ dell’ipotesi Casellati, su cui aveva puntato il centrodestra. La partita è ricominciata nella serata di ieri, attorno al nome di Elisabetta Belloni, ‘bruciato’ da quella che Letta chiama “la logica Salvini”.

Il segretario dem, infatti, spiega: “Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua”, ha aggiunto Letta. “Appena ciò è accaduto Salvini è uscito con la solita logica del ‘sono io che do le carte’. Questo ha creato un cortocircuito anche coi Cinque Stelle”.

“Chiudere oggi”

L’obiettivo – spiega un big della maggioranza – è quello di chiudere entro il voto di oggi pomeriggio. Un big del Pd ribadisce la posizione del partito del Nazareno: “Per noi Mattarella è sempre stata la prima soluzione”. Sul Quirinale si prevede dunque una svolta in giornata? “Direi di sì”, dice il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ai cronisti che lo interpellano sull’apertura fatta da Matteo Salvini al Mattarella Bis. Una strada porta al Colle? “E dove, sennò?”, risponde Giorgetti.

Intanto oggi una lunga telefonata fra Matteo Salvini e Mario Draghi. Mentre il segretario della Lega stava raggiungendo i suoi uffici alla Camera, ha risposto al telefono con trasporto: “Ciao Mario”. Si è poi soffermato a lungo nei corridoi di Montecitorio. Stando a quanto si apprende, in ‘Mario’ in questione era proprio il presidente del Consiglio.

“Stabilità e credibilità: ho sostenuto da sempre la necessità di tutelare questi due valori sopra tutti, per il bene del Paese. I migliori garanti della stabilità e della credibilità dell’Italia sono Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica e Mario Draghi alla guida del Governo. Oggi i grandi elettori faranno la scelta giusta”. Così Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione.

Meloni: “Salvini per Mattarella bis? Non posso crederci”

“Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci“. Così su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Io sono un modestissimo avvocato ma ho studiato un pochino: i padri costituenti quando hanno scelto la durata di sette anni del capo dello Stato, nello spirito della Coatituzione, hanno indicato che l’ipotesi della rielezione del presidente della Repubblica non è rara, ma rarissima e inoltre dovrebbe, aggiungo io, avvenire alla prima votazione con larghissima maggioranza, per esempio in caso di guerra”. Così il senatore e vice presidente del Senato di FdI Ignazio La Russa commentando l’esito del vertice di maggioranza. “Questo indica che meglio o altro non sanno fare” e lo fanno “per stato di necessità e non per scelta. Così si tocca il fondo con tutto il rispetto dovuto alla persona di Sergio Mattarella”, ha aggiunto.

Renzi: “Domani la messa la sento a Firenze”

Fra i corridoi della Camera, si festeggia. Una deputata si abbassa per un secondo la mascherina facendo un largo sorriso e sottolineando: “Guarda che faccia!”. La risposta: “Una faccia da bis”. Più contenuto i commento di un senatore del Partito Democratico: “Se i centristi non virano su Casini, possiamo farcela anche nel pomeriggio”. Il leader d’Italia Viva Matteo Renzi incontra per i corridoi di Montecitorio Giovanni Toti, cofondatore di Coraggio Italia, Maurizio Lupi, leader di Noi con L’Italia e il leghista Edoardo Rixi. Intercettati dai cronisti, si ‘rifugiano’ in una stanza. Ne escono dopo un quarto d’ora. Renzi spiega: “All’ottanta per cento si chiude per Mattarella. Domani la Messa la sento a Firenze”.

Giuliano Amato alla Consulta

Giuliano Amato è il nuovo presidente della Corte costituzionale. La sua elezione è avvenuta all’unanimità. Resterà in carica per quasi 8 mesi, fino al prossimo settembre quando terminerà il suo mandato alla Corte.

29 Gennaio 2022
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