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6:46 pm, 26 Gennaio 22 calendario
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Il Mite stanzia 250 milioni per la bonifica di Malagrotta

Di: Redazione Metronews
Malagrotta
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C’è l’intesa tra governo, Regione Lazio e Campidoglio per bonificare la discarica di Malagrotta. Il Mite ha stanziato circa 250 milioni di euro. I fondi servono a finanziare il “capping” dell’area, e cioè la messa in sicurezza e la copertura della ex discarica, chiusa dal 2013, che per oltre 40 anni ha accolto i rifiuti di Roma.

Il ministero ha sbloccato i soldi anche per evitare sanzioni della Corte di giustizia europea. La Regione sarà il soggetto unico attuatore tramite il commissario Giuseppe Vadalà, che sarà incaricato di gestire l’affidamento e l’apertura dei cantieri.

Il Mite stanzia 250 milioni per la bonifica di Malagrotta

Il primo passaggio sarà entro il 31 dicembre del 2022: entro questa data saranno perfezionati l’appalto e l’affidamento dei lavori per il capping, che renderà impermeabile l’ex discarica, eliminerà il percolato e isolerà la massa dei rifiuti interrati.

Successivamente le operazioni dovranno essere portate a termine entro il 31 dicembre del 2025.  Il generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà, commissario unico a capo della task force nazionale per la bonifica delle discariche abusive, coordinerà la bonifica.

Il provvedimento ministeriale è arrivato dopo 9 anni dalla chiusura della discarica e a fronte delle difficoltà della società di Manlio Cerroni, la E. Giovi, che avrebbe dovuto provvedere alla messa in sicurezza di Malagrotta.

Ottimisti gli assessori all’Ambiente di Regione e Campidoglio

«È stato definito un preciso cronoprogramma che prevede la conclusione degli interventi e la rigenerazione dell’area per quella data», spiega l’assessore ai Rifiuti del Lazio, Massimiliano Valeriani.

«Avvieremo un confronto con i municipi interessati e con i residenti della Valle Galeria per costruire insieme a loro un programma di interventi per la realizzazione di un grande parco e di aree attrezzate», promette l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi.

Polemiche per lo stanziamento pubblico

Intanto, l’annuncio del provvedimento ministeriale, arrivato a fronte delle difficoltà finanziarie e giudiziarie della società di Manlio Cerroni, ha sollevato polemiche. «Nella tariffa, per ogni tonnellata di rifiuto in ingresso di qualsiasi discarica è compresa una quota che ogni gestore deve accantonare per il post mortem trentennale», afferma Massimiliano Iervolino dei Radicali italiani.

Iervolino chiede che fine abbia fatto «la somma che, vista l’ultradecennale vita di Malagrotta, dovrebbe ammontare a centinaia e centinaia milioni di euro».

Plaude alla bonifica ma non allo stanziamento di fondi pubblici Fratelli d’Italia: «Sono molto felice per i cittadini di Malagrotta», dice la consigliera regionale Chiara Colosimo, che però domanda se sia opportuno «usare fondi pubblici per bonifiche su terreni privati».

Tuttavia nell’area la società di Cerroni ha due Tmb e un gassificatore: non è escluso che lo Stato e la Regione Lazio possano agire in danno sulla società chiedendo la requisizione degli impianti.

26 Gennaio 2022
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