In casa arriva anche il ratto da compagnia

Non ha nulla a che vedere con il topolino bianco dagli occhi celesti. Lui, il ratto domestico – anche detto fancy rat (https://en.wikipedia.org/wiki/Fancy_rat) – è un bel “topolone” tra i 13 e 27 centimetri. Malgrado ciò è sempre più presente nelle case come animale domestico.
Il colore del pelo e degli occhi varia a seconda della razza selezionata: si va dal nero al grigio blu scuro con gli occhi rigorosamente neri, al beige e al crema con gli occhi rispettivamente rosa o rubino.
La caratteristica caratteriale del ratto domestico è la socialità: non ne vogliono proprio sapere di stare da soli e se sono in due, la strada sarà tutta in discesa.
I ratti, come tutti gli altri animali, necessitano di particolari cure: sono molto vulnerabili rispetto a patologie altamente infettive e allo stress. Inoltre, ambienti poco umidi o eccessivamente caldi possono causare necrosi della coda che in casi particolarmente gravi può addirittura richiederne l’amputazione.
Quindi bisogna osservare alcune regole fondamentali per una buona convivenza. Occhio, prima di tutto, alla gabbia: deve essere abbastanza grande (per due animali deve essere lunga almeno un metro) e sempre pulita (la pulizia va fatta ogni 3 giorni per evitare l’odore forte della pipì), dovrà essere posizionata in un luogo silenzioso della casa (i ratti domestici sono animali notturni e si sveglierebbero se vivessero in mezzo ai rumori giornalieri) e deve contenere al suo interno fogli di carta da cucina senza disegni o colori a mo’ di “pavimento”.
Occhio anche all’alimentazione: i ratti domestici sono onnivori, ma hanno bisogno di una razione di frutta e verdura al giorno. Il veterinario saprà indicare la dieta giusta in base alla razza, all’età e alle caratteristiche del vostro “topolone”.
PATRIZIA PERTUSO
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