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7:56 pm, 25 Gennaio 22 calendario

“Rosa non condivisibile”. La Lega: “Capaci solo di veti”

Di: Redazione Metronews
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La rosa del Centrodestra è durata poco: non viene infatti condivisa dal Centrosinistra. «Prendiamo atto della terna formulata dal Centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo – dice un comunicato firmato Conte, Letta e Speranza – Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi la larga condivisione in questo momento necessaria».

Rosa dal Centrodestra, niente dall’altra parte

Il Centrosinistra non presentato una propria rosa di nomi. «Riconfermiamo la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi». La proposta: «Un incontro tra due delegazioni ristrette in cui porteremo le nostre proposte».  Nessuna controrosa di nomi dunque da Pd, M5s e Leu, bensì l’invito a sedersi subito attorno a un tavolo e cercare una soluzione allo stallo che si protrae anche nella seconda giornata di votazioni.

“La nostra proposta è terminarla coi tatticismi, chiudersi in una stanza e trovare la soluzione su un nome condiviso super partes e senza forzature, che secondo me dobbiamo tutti evitare. Come ha detto Roberto Speranza, non abbiamo voluto fare la guerra delle due rose, ma dimostrare la buona volontà. Domani è il giorno chiave, giovedì si arriva alla votazione con il quorum al 51%”, spiega Letta.

La Lega: “Solo no a ripetizione”

“A differenza di chi cambia idea dopo poche ore, la Lega continua a lavorare con contatti a tutto campo. Restiamo convinti dell’assoluto spessore delle candidature presentate oggi per il Quirinale, ed è evidente la differenza tra noi e chi dice No a ripetizione e mette veti”, riferiscono fonti della Lega dopo il no arrivato da Pd-M5S-Leu alla rosa di nomi.

La coalizione guidata da Salvini deve ora decidere se vuole portare avanti la linea del dialogo. O se forzare e cercare di portare a casa l’elezione di un proprio candidato, come Casellati, a maggioranza assoluta, alla quarta votazione, rompendo con il centrosinistra e cercando di intercettare i voti di Italia viva e di parte dei 5 stelle. Da qui le preoccupazione nel Pd che oggi ha ottenuto almeno di evitare lo strappo con Conte.

25 Gennaio 2022
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