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3:41 pm, 18 Gennaio 22 calendario

Quirinale, Sgarbi: “L’Operazione Scoiattolo? Fermata”

Di: Redazione Metronews
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L’Operazione Scoiattolo e le telefonate per Silvio Berlusconi? “No, lui è rimasto a Milano credo che questa pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via di uscita onorevole”, dice a Rai Radio1 il deputato del Gruppo Misto Vittorio Sgarbi. “Secondo me l’impresa è disperata. Al momento l’operazione Scoiattolo si è fermata anche se lui potrebbe tornare a Roma domani”. Quando ha sentito il Cavaliere? “Ieri sera, Berlusconi era abbastanza triste. Se fossi in lui già oggi cercherei un altro nome , se ha capacità di autotutela già da domani deve cercare altro nome”.

L’Operazione Scoiattolo e le inquietudini di Berlusconi

“Ci sono inquietudini di natura psicologica nel candidato”. Secondo Sgarbi Berlusconi potrebbe annunciare già domani il suo passo indietro: “Presuppongo che sarà domani – dice – Tra ammalati, No Vax che non possono votare e franchi tiratori, non parte da 450 ma da 400, e dovrebbe averne 105”, quindi “mancano circa 100 voti”.

Dunque rinunciare alla candidatura al Quirinale? Sgarbi: “Non posso dirlo, perché deve dirlo lui, ma ho la sensazione che stia cercando una via d’uscita con un altro nome che sia gradito a lui, per esempio Mattarella, oppure un altro nome”. Secondo Sgarbi “Berlusconi preferisce Mattarella, questo lo so, Draghi proprio non lo preferisce”. In ogni caso “se Berlusconi ha una capacità di autotutela entro domani indicherà un nome nuovo” e rinuncerà alla candidatura, conclude Sgarbi.

Botta e risposta con Tajani

“Sgarbi non è il portavoce di Silvio Berlusconi, Sgarbi risponde a se stesso, sicuramente non parla a nome” del Cavaliere”, puntualizza Antonio Tajani, dai microfoni di Sky Tg24. Per Tajani il centrodestra è ancora compatto e “non c’è una opzione alternativa” alla candidatura di Berlusconi per il Colle. Quindi Tajani precisa che nessun dirigente di Forza Italia “ha mai detto che il partito uscirebbe dal governo se Draghi dovesse salire al Quirinale: noi diciamo una cosa diversa, c’è ancora bisogno di un governo di unità nazionale per combattere e sconfiggere la pandemia e senza Draghi sarebbe difficile andare avanti” con questo impegno perché “non c’è una personalità come lui”.

Immediata la replica di Sgarbi. “Certamente non sono il portavoce di Berlusconi – spiega Vittorio Sgarbi – e infatti ho sempre dato la parola a lui che è la voce. Questo è il mio metodo: presentare il candidato presidente ai colleghi parlamentari. E’ chiaro che in assenza della sua voce (di Berlusconi) l’operazione non è fungibile ed è evidente che io non possa fare il portavoce. I numeri, allo stato, non ci sono, ma esorto Berlusconi, e non Tajani, a parlare direttamente con i suoi elettori e a incontrarli personalmente. Io mi sono limitato a presentarlo e il mio risultato è sempre stato straordinario e di grande effetto per la personalità riconosciutagli anche dai suoi avversari politici. Quelli che oggi sono senza casa trovano in Berlusconi un riferimento che hanno perso in Grillo e non hanno trovato in Conte. Questa è stata la mia azione: ho fatto parlare un parlamentare con i suoi colleghi. Nessuna operazione sotterranea. Nessun mistero. Io in Parlamento ci sono da piu tempo di Tajani: ho conosciuto Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Napolitano e Mattarella. E ho quindi votato un mio collega parlamentare. Dunque l’effetto è quello della voce e non del portavoce”, conclude Sgarbi.

“Non commento Sgarbi e le sue operazioni”, dice Matteo Salvini rispondendo a chi gli chiede delle parole di Sgarbi che ha parlato di fine dello scouting di Berlusconi con l’Operazione scoiattolo.

18 Gennaio 2022
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