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2:33 pm, 18 Gennaio 22 calendario

A Biden Draghi piace al Colle. Washington: “Grandissima sintonia”

Di: Redazione Metronews
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Al Quirinale Biden preferirebbe Mario Draghi. A pochi giorni dalla prima votazione per il nuovo presidente della Repubblica, a Washington si fa intenso il monitoraggio di quanto sta accadendo in Italia e al di là del classico “non commentiamo le vicende politiche dei Paesi alleati”, fonti di Washington parlano di “una grandissima sintonia” tra il presidente Joe Biden e il premier Mario Draghi. E tra l’altro, si avverte, “l’incarico al Quirinale dura sette anni”.

Biden e Draghi

La Casa Bianca, a un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione, non ha ancora nominato un nuovo ambasciatore a Roma: non un segno di disattenzione verso l’Italia, ma il segno che i rapporti tra Washington e Roma sono al momento “talmente buoni”, che la questione non è vissuta con urgenza. E poi si considera importante, per l’amministrazione Biden, che l’Italia “prosegua saldamente” sulla rotta tracciata dal premier nell’ultimo anno di governo. Tre i dossier che più stanno a cuore agli Stati Uniti: atlantismo, rapporti con la Cina, ripresa economica.

L’Italia è l’alleato più affidabile

E poi l’Italia, con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, è attualmente, tra i grandi Paesi Ue alleati degli Usa, il “più affidabile”, dopo gli “sbandamenti” degli ultimi anni.

Con la Francia, infatti, Washington è reduce dalla crisi diplomatica innescata dall’adesione dell’Australia all’Alleanza Aukus, con la conseguente perdita per la Francia di commesse miliardarie per i suoi sottomarini.

Per la Germania  , nel giudizio degli Usa pesano l’atteggiamento di Berlino nei confronti della Russia per la vicenda del gasdotto Nord-Stream 2, e la volontà tedesca di voler mantenere un rapporto privilegiato con la Cina.

Il New York Times

«Da quando ha assunto l’incarico lo scorso febbraio, Draghi ha reso stabile la volatile politica dell’Italia, reso fuori moda il populismo, rassicurato i mercati con una visione a lungo termine e grazie a dure misure contro il coronavirus». E’ il giudizio dato da Jason Horowitz, corrispondente dall’Italia per il New York Times, in una approfondita analisi della politica italiana, in vista dell’elezione del nuovo Presidente d ella Repubblica. Se venisse scelto per il Quirinale, continua il giornale newyorkese, «l’influenza di Draghi potrebbe allungare un’età d’oro di inusuale unità politica». «Ma l’incertezza attorno al suo futuro – continua Horowitz – ha già messo in moto macchinazioni e ambizioni, spingendo l’Italia di nuovo indietro verso un pericoloso, e familiare, precipizio di instabilità»

18 Gennaio 2022
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