Domani debutta la Scappucci, prima direttrice alla Scala

LIRICA Speranza Scappucci è la prima italiana a salire sul podio per dirigere, da domani al 2 febbraio, l’opera I Capuleti e i Montecchi al Teatro alla Scala. «Sono salita su un cavallo in piena corsa – dice – anche con un pizzico di follia, che in queste circostanze serve». Perché lei sostituisce Evelino Pidò, fermato dal Covid. Per affrontare l’opera di Vincenzo Bellini, diretta da Adrian Noble, la Scappucci sente tutto il senso di «responsabilità forte sulle spalle» ed anche tanta emozione per l’essere stata chiamata dal sovrintendente scaligero, Dominique Meyer, a ricoprire per la prima volta il ruolo della direttrice d’orchestra.

Speranza Scappucci e Dominique Meyer

L’ultima volta che ha diretto quest’opera risale a 9 anni: «Era il 2013 – racconta la Scappucci – in una versione accorciata per l’università di Yale. Da allora non apro questa partitura meravigliosa».

Eppure, lo stesso Meyer è più che soddisfatto della scelta. «Quando devi prendere qualcuno all’improvviso – afferma il sovrintendente del Teatro alla Scala – devi trovare chi abbia già fatto quell’opera. E che sia libero. Speranza ci ha detto subito di sì, è stata una grande fortuna, ne siamo molto felici. Ho la tendenza a vederla un po’ come una figlia, una sorella, ma è cresciuta molto, ha fatto la sua carriera, è coraggiosa. Ci conosciamo da tanto tempo, era “capo” dei pianisti all’opera di Vienna. Poi ha ottenuto la direzione musicale dell’Opera di Liegi. Ha fatto un’esperienza ricca e importante. Ed è stata invitata a Berlino, all’opera di Parigi, al Metropolitan».

Dal canto suo la direttrice romana, classe ’73, ringrazia «per l’enorme fiducia» nel chiamarla «all’ultimo momento”. «In una situazione così fenomenale – spiega Speranza Scappucci – l’accoglienza è stata molto calorosa. Tutto il teatro si è reso disponibile. L’orchestra ha fatto salti mortali. Trovo straordinario lo sforzo di farmi sentire fin da subito a casa».

«Sento anche una incredibile energia – conclude la direttrice – che viene semprenei momenti importanti della vita. Per me questo lo è, perché la Scala è il faro della musica italiana nel mondo».

Domani sera, il debutto.

Il cast dell’opera I Capuleti e i Montecchi

La tragedia lirica in due atti di Bellini firmata da Adrian Noble che debutta alla regia, con le scene di Tobias Hoheisel, i costumi di Petra Reinhardt, le luci di Jean Kalman e Marco Filibeck, e la coreografia di Joanne Pearce, vedrà sul palco una star del calibro di Lisette Oropesa (Giulietta) e Marianne Crebassa (Romeo), mentre Tebaldo sarà Jinxu Xiahou, Frate Lorenzo Michele Pertusi e Capellio Jongmin Park. Il Coro del Teatro alla Scala è diretto da Alberto Malazzi.

www.teatroallascala.org