A tradire Anna Frank forse fu un notaio ebreo
Anna Frank e la sua famiglia probabilmente furono traditi da un notaio ebreo che rivelò ai nazisti l’indirizzo del loro covo segreto per salvare la sua famiglia. Lo riferisce la Bbc citando una recente ricerca, condotta da un team composto da storici e altri esperti, tra i quali un ex agente dell’Fbi, che ha trascorso 6 anni utilizzando moderne tecniche investigative. Tra queste anche algoritmi informatici per cercare connessioni tra molte persone diverse, una tecnica che se fatta senza l’aiuto di questo programma avrebbe richiesto migliaia di ore di lavoro.
Anna Frank e il notaio di Amsterdam
Secondo il team, Arnold van den Bergh, un notaio ebreo di Amsterdam che aveva contatti con i nazisti, probabilmente “ha tradito” i Frank per salvare la sua stessa famiglia.
Van den Bergh era stato membro del Jewish Council di Amsterdam, un organismo costretto ad attuare la politica nazista nei quartieri ebraici della città. Fu sciolto nel 1943 e i suoi membri furono inviati nei campi di concentramento. Ma i ricercatori hanno scoperto che van den Bergh non era stato mandato in un campo, e viveva ad Amsterdam.
“Quando van den Bergh ha perso le sue protezioni che lo esentavano dal dover andare nei campi, ha dovuto fornire qualcosa di prezioso ai nazisti con cui aveva avuto contatti per lasciare che lui e sua moglie in quel momento rimanessero al sicuro”, ha detto l’ex agente dell’Fbi, Vince Pankoke, al programma della Cbs, 60 Minutes.
La soffiata ai nazisti sul nascondiglio di Anna Frank e della sua famiglia, al numero 263 di Prinsengracht, non sarebbe arrivato quindi da cittadini comuni, ma da un ebreo. E questo avvalorerebbe le affermazioni del padre di Anna, Otto Frank, unico sopravvissuto della famiglia ad Auschwitz-Birkenau, che in un’intervista del 1948 avrebbe detto: “Siamo stati traditi dagli ebrei”.
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