Supercoppa
11:52 pm, 12 Gennaio 22 calendario
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Supercoppa all’Inter all’ultimo secondo: decide Sanchez

Di: Sergio Rizza
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CALCIO – La Supercoppa italiana va all’Inter: 2-1. Juventus superata ai supplementari, come nel 2005, quando a giocarsela furono Mancini e Capello. Allora fu decisivo Veron. A San Siro stavolta ha invece deciso Sanchez. All’ultimo secondo del secondo overtime, all’ultimo respiro, consegna alla Beneamata la sua sesta Supercoppa, la prima dopo quella del 2010, anno del Triplete. Memorabile cardiopalma dopo una partita generosa, disordinata di ambedue le squadre: un’Inter irruente e una Juventus coriacea. Nel primo tempo avevano segnato McKennie di testa e Lautaro Martinez su rigore.

Sesta Supercoppa per i nerazzurri

Primo tempo frizzante. La Juve del tridente Morata-Bernardeschi-Kulusevski (e senza Dybala, in panchina con Bonucci, e Szczesny) parte alta, pressando, ma la fase dura poco: inizia molto presto, la Signora, a subire le ondate dell’Inter-tipo schierata da Inzaghi. E sbanda, la Juve, eccome se sbanda. Dzeko, De Vrij e Lautaro sfiorano il gol nei primi minuri. Inter sopra le righe: anche troppo. Eccessive le proteste per il contatto in area tra Chiellini e Barella, corretto, come Doveri vede bene. Ma è la Juventus a passare al primo affondo, quasi beffardamente: sgroppata di Kulusevski sulla destra, cambio di fronte, ed ecco che dai piedi di Morata, dalla sinistra, parte un cross sporco su cui s’avventa di testa McKennie, solissimo davanti ad Handanovic. È il 25’, ed è il gol dell’1-0. Le misure erano già saltate da un bel po’, le tattiche pure (Barella e Brozovic paiono opachi, incapaci di garantire le solite geometrie), ma ora è peggio. L’Inter si infuria, e trova il pari su un rigore che Dzeko (atterrato da De Sciglio) si è forse un po’ cercato: 1-1 di Lautaro al 35’.

La rivincita di Sanchez

La ripresa si apre a formazioni immutate e con uno spiritato Bernardeschi capace di tenere sotto pressione la retroguardia nerazzurra. Poi l’Inter riprende il pallino, e al 58’ un cross di Calhanoglu manda Dumfries a sfiorare il gol di testa (ma Perin la ferma all’incrocio). Al 69’ è Lautaro, di testa su cross di Perisic, a provarci, ma centralmente. Al 72’ idem Perisic. Comunque troppo poco. Girandola di cambi, e poi tutti ai supplementari. Al 97’, corner di Calhanoglu e Sanchez la spizzica di testa: a un millimetro dal 2-1. Stancamente, senza grandi emozioni. Si va ai rigori? Neanche per sogno. All’ultimo secondo, un’azione di Dimarco sulla sinistra lancia un pallone per Darmian, che sfrutta una grave incertezza di Alex Sandro e dà l’assist giusto ad Alexis Sanchez: 2-1 in extremis e supercoppa nerazzurra. Come nel 2005. Primo trofeo inzaghiano. Viatico per ben altro? Marotta è convinto di sì. Chi se la gode di più, comunque, è proprio il cileno decisivo, Sanchez, che finalmente può urlare al mondo il suo valore: «Il campione decide le partite», dice a fine gara. Poco modesto, ma come dargli torto?
SERGIO RIZZA

 

12 Gennaio 2022 ( modificato il 13 Gennaio 2022 | 13:48 )
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