Milano
4:30 pm, 10 Gennaio 22 calendario

Scuola, il Manzoni occupa subito. A casa il 10% del personale lombardo

Di: Redazione Metronews
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Il liceo classico Manzoni di Milano è stato occupato nella mattinata di lunedì 10 gennaio. Gli studenti, dopo essere entrati regolarmente alle 8 all’interno dell’edificio di via Orazio, si sono radunati in cortile e hanno dato vita a un’assemblea al termine della quale hanno deciso di occupare l’istituto per una settimana. I ragazzi stanno protestando contro le azioni del governo per la gestione delle scuole negli anni di pandemia. «Negli ultimi due anni la scuola è stata oggetto delle decisioni di politici che, a più riprese, hanno dimostrato la loro incompetenza – hanno spiegato i giovani in un comunicato -. Prima siamo stati privati della scuola in presenza, poi ci hanno definiti untori e untrici, successivamente siamo stati privati di molti dei nostri spazi e momenti di socialità e infine al nostro ritorno, danneggiati dagli strascichi didattici e psicologici provocati dai due anni molto complessi passati in Dad, abbiamo trovato una scuola più attenta a valutarci in modo ossessivo che a trasmetterci delle vere conoscenze».

Occupazione del Manzoni con mascherine Ffp2

Sempre in un comunicato gli studenti hanno detto di essere «delusi della pessima gestione dei contagi soprattutto all’esterno della scuola». I ragazzi hanno promesso che si autogestiranno in modo responsabile e civile precisando che all’interno della scuola sarà obbligatorio l’uso della mascherina Ffp2 e sarà costantemente garantito il distanziamento e l’areazione dei local”, oltre a ingressi contingentati nelle aule per evitare assembramenti. Non è la prima occupazione del Manzoni. Anche nel 2021 il liceo nel cuore di Milano iniziò l’anno con una occupazione e i ragazzi passarono la notte del 12 gennaio all’interno delle aule che in quel periodo erano a causa dell’emergenza sanitaria.

In Lombardia 10% del personale scolastico a casa

Classi incomplete, insegnanti assenti e dirigenti scolastici alle prese con il difficile compito di trovare in tempi brevi dei supplenti, difficili da trovare in condizioni normali, ora durissima in tempi di positività e quarantene come quello attuale. È questa la fotografia del sistema scolastico lombardo nel giorno della ripresa di massa, dopo che per diversi istituti la campanella aveva ricominciato a suonare già lo scorso venerdì. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli ha quantificato in 10mila in Lombardia docenti e personali Ata assenti.  L’assessore regionale Fabrizio Sala ha parlato di un 10% di docenti assenti per vari motivi collegati al Covid.  

Matteo Loria, presidente della sezione lombarda dell’Associazione Nazionale Presidi e dirigente scolastico in un istituto di Vigevano racconta che nel suo istituto ci sono   89 ragazzi positivi su 1.200, pari ad una percentuale del 7,5%, e ben dieci docenti assenti per Covid con conseguenti disagi per gli studenti, orari ridotti, classi uscite prima o dopo da scuola e l’organizzazione di lezioni in Dad per gli assenti.

10 Gennaio 2022
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