Dad
4:34 pm, 7 Gennaio 22 calendario

Strappo di De Luca, scuole chiuse fino a fine gennaio

Di: Redazione Metronews
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Strappo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca  che ha annunciato che elementari e medie nella sua regione resteranno chiuse fino a fine mese: «Credo sia irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio. Non apriremo scuole medie ed elementari. In queste ore stanno lavorando le nostre strutture sanitarie. A breve ci sarà unità di crisi che prenderà atto di questa situazione in maniera responsabile. Andremo alla proroga dell’apertura dell’anno scolastico a fine gennaio». De Luca aveva ricevuto una sollecitazione anche dall’Anci Campania su questo punto e in queste ore molti sindaci della regione avevano già emanato ordinanze per posticipare la ripresa delle lezioni in presenza, disponendo anche screening di massa per pesonale e studenti. Sarebbero assenti per Covid il 5% dei docenti e il 4% degli studenti.  Ma sono molti i Comuni che si stanno attivando con apposite ordinanze in altre Regioni, come per esempio a Cupertino in Puglia dove da lunedì si apre la scuola solo in dad per due settimane. Anche il presidente del Veneto Luca Zaia parla della necessità di un rinvio.

Pressing per la dad di presidi e medici

«Se stiamo 2-3 settimane in Dad non succede nulla, c’è una demonizzazione della Dad che è senza senso. Capisco che il governo abbia la sola preoccupazione delle persone che per lavorare hanno bisogno di lasciare i figli a qualcuno. La scuola viene considerata solo un servizio sociale, tutto il resto è contorno e marginale. La scuola ha anche questa funzione, ma non può ridursi solo a questo». Lo ha detto Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, intervenuto ai microfoni della trasmissione «L’Italia s’è desta», su Radio Cusano Campus.  Sul ritorno in presenza il 10 gennaio «il governo non si è consultato con noi. Abbiamo incontrato il ministro il 4 gennaio e in quell’occasione io ho ritenuto opportuno dirgli che sarebbe stato meglio rimandare di qualche settimana il rientro in presenza. In quelle due settimane – ha ribadito Giannelli – si potrebbe alzare la percentuale di alunni vaccinati, si potrebbe organizzare la distribuzione di mascherine Ffp2 e organizzare sul territorio una campagna di testing degna di questo nome. Il nostro Ssn non è in grado di assicurare il tracciamento nei tempi previsti, soprattutto con tutti questi contagi».

Posticipare l’apertura delle scuole di 15 giorni, recuperando poi a giugno. E poi, cambiare il sistema delle «Regioni a colori», introducendo tra i parametri quelli relativi alla pressione sulla sanità territoriale e integrando, a tal fine, il Comitato Tecnico Scientifico con medici del territorio. Sono queste le proposte che il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, lancia per cercare di contenere l’aumento dei contagi e dei ricoveri che sta mettendo a dura prova il Servizio sanitario nazionale.

Ma il Ministro insiste sul no alle scuole chiuse

«Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza». Lo ha detto il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, in merito alla proposta di slittamento di due settimane di Dad proposto nell’appello di 1500 presidi per motivi sanitari. «Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche dalle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza», ha aggiunto il ministro, ricordando anche i dati relativi alla campagna di vaccinazione, la via giusta – ha sottolineato – sulla quale continuare. «Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare – ha spiegato ancora il ministro – i ragazzi delle classi superiori sono vaccinati per il 75% con prima dose e all’84% con seconda dose. Appena abbiamo avuto la disponibilità da parte delle autorità europee, abbiamo vaccinato i bambini. I nostri ragazzi sono per 3/4 coperti a livello vaccinale. E stiamo continuando a vaccinare, perchè quresta è la strada

In dieci giorni metà classi in dad

In molti posti infatti il tracciamento è andato in tilt e mancano le forniture di Ffp2. Intanto secondo le proiezioni di Tuttoscuola tra dieci giorni 200mila classi, più di una su due, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, rischiano di dover interrompere la didattica in presenza.

7 Gennaio 2022
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