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8:58 pm, 5 Gennaio 22 calendario

Via libera dal Governo: obbligo vaccinale per over 50

Di: Redazione Metronews
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Via libera del Consiglio dei ministri all’obbligo vaccinale per gli over 50. Il via libera al decreto è arrivato all’unanimità. Nonostante veti, minacce e differenti prese di posizioni, alla fine il premier Draghi riesce a portare a casa l’obbligo di vaccino per gli over 50. Con una spiegazione già in cabina regia. Crescono i contagi e i morti ma soprattutto la pressione sugli ospedali, bisogna – il ragionamento dell’ex premier – salvaguardare le categorie più fragili. Ci sarà, ma tra una decina di giorni, anche un intervento a favore delle imprese in difficoltà, a partire dal turismo (nella cabina di regia non si è parlato dello scostamento), ma per il momento occorre procedere ad una ulteriore stretta.

Stralciato invece l’obbligo di Super Green pass per accedere ai servizi alla persona e ai pubblici uffici (banche, parrucchieri, negozi). La norma, contenuta nella bozza del decreto, viene quindi stralciata e, nella nuova versione, passa l’obbligo di Green pass semplice per accedere ai servizi.

Le imprese potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde Covid. Lo prevede il decreto legge anti-Covid.   I lavoratori over 50 che non possono fare il vaccino per motivi di salute potranno essere spostati “a mansioni anche diverse, senza decurtazione della retribuzione, in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio da SARS-COV-2”.

Draghi e gli ospedali

I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche.     Così il premier Mario Draghi ha aperto il Cdm che ha dato poi il via libera all’obbligo vaccinale per gli over 50. Vogliamo – il ragionamento del premier – frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite.

Che cosa cambia con il decreto

In sostanza, le nuove norme prevedono l’obbligo di Green pass rafforzato (che si ottiene solo con il ciclo completo di vaccinazione o con la guarigione da Covid) per tutti i lavoratori over 50, mentre si introduce l’obbligo vaccinale per i 50enni che non lavorano. L’obbligo di vaccinazione sarà valido fino al 15 giugno, l’obbligo di super green pass per i 50enni al lavoro scatterà dal 15 febbraio. Fino al 31 marzo, per poter accedere negli uffici publici, in banca, nei centri commerciali e usufruire dei servizi alla persona, sarà sufficiente il green pass semplice (che si ottiene con vaccino o tampone). Nel dettaglio, stando alla bozza del testo del decreto, i lavoratori e i clienti dei servizi commerciali, come ad esempio le banche, dovranno esibire il green pass dal 1 febbraio al 31 marzo; i lavoratori e i clienti dei centri commerciali dovranno esibire il passaporto verde dal 1 febbraio al 31 marzo; idem i lavoratori e gli utenti di uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni e i lavoratori e utenti di servizi pubblici come Poste, Inps, Inail. Nessun cambiamento, invece, per i servizi essenziali, come negozi di alimetari e farmacie, dove continuerà a non essere obbligatorio esibire alcun green pass. Novità anche sul fronte scuola: confermata la libnea fortemente voluta dal premier e ondivisa dal governo del rientro in classe senza dilazioni dal 10 gennaio.

Ma cambiano le regole per la dad, differenziate per età: per i nidi e materne da 0-6 anni, nel caso di 1 positivo in classe scatterà la quarantena per tutta la classe; per le scuole elementari, nel caso di 2 positivi, scatta la quarantena di 7 giorni per l’intera classe, mentre se c’è un solo caso positivo si resta in presenza con testing di verifica. Per le scuole secondarie di primo e secondo grado varranno diverse regole: con 1 solo caso è prevista la sorveglianza stretta; con 2 casi la classe resta in presenza con autosorveglianza e obbligo di mascherine Ffp2; con 3 casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e monitorati, la dad scatta invece per i non vaccinati, infine dal quarto caso tutta la colasse andrà in dad. Quanto alle sanzioni, “dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata” il datore di lavoro “può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi”, rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso.

Obbligo vaccinale a over 50 e smart working

Firmata dai ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso allo smart working.  Una grande prova di responsabilità condivisa – spiegano fonti – che vede l’intero mondo del lavoro unito per organizzare lo smart working in maniera intelligente e flessibile, nell’ambito delle regole vigenti e sulla base delle effettive necessità, coniugando la piena operatività dei servizi pubblici e delle attività economiche con la massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

Vaccino, ok a booster tra i 12 e i 15 anni

La Commissione Tecnico Scientifica di Aifa , nella seduta straordinaria di oggi, su richiesta del Ministero della Salute, ha espresso il proprio parere favorevole sulla possibilità di prevedere una dose booster di vaccino anche per i soggetti di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In analogia con quanto già stabilito per la fascia di età 16-17 anni e per i soggetti fragili di 12-15 anni, questo booster dovrà essere effettuato con il vaccino Comirnaty (Pfizer).

Per quanto riguarda l’intervallo tra il ciclo vaccinale primario e la somministrazione della dose booster, in assenza di dati specifici per questa fascia di età, la Cts ritiene ragionevole mantenere gli stessi criteri adottati negli adulti. Come in ogni altro caso, i dati di efficacia e sicurezza relativi a quest’ulteriore ampliamento saranno oggetto di costante monitoraggio. L’Aifa ribadisce, infine, che l’obiettivo prioritario della campagna vaccinale resta il completamento del ciclo vaccinale primario per tutta la popolazione eleggibile.

5 Gennaio 2022
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