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11:28 am, 28 Dicembre 21 calendario
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Gli eventi del 2021, anno da incorniciare dello sport azzurro

Di: Redazione Metronews
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SPORT VARI – Un 2021 davvero da incorniciare, per lo sport azzurro. Ripercorriamo tutti gli eventi di un anno che sta per finire: dal trionfo di Wembley alla pioggia di medaglie di Tokyo, dalla doppietta europea nella pallavolo alle imprese del ciclismo, dalla finale di Matteo Berrettini sull’erba di Wimbledon alla valanga rosa sulle nevi. Un’escalation di successi spesso inattesi e forse irripetibili ha accompagnato le rappresentative italiane un po’ in tutte le discipline, comprese quelle come l’atletica leggera da decenni in declino. La “Regina” dei Giochi in un colpo solo ha conquistato ben cinque medaglie d’oro olimpiche: non era mai accaduto da Atene 1896. Il 2021 è stato, anche, l’anno di due grandi ritiri: Federica Pellegrini, “la Divina”, e Valentino Rossi, il “Dottor Rossi”, colui che ha incollato alla televisione milioni di persone. A meno di due mesi dai Giochi olimpici invernali di Pechino, il 2021 è stato di successo anche per gli sport del ghiaccio e soprattutto delle neve in ottica Milano-Cortina 2026.

Il tuffo di Malagò a Riccione per l’addio al nuoto di Federica Pellegrini (Lapresse)

Un 2021 azzurro come l’Italia di Mancini

L’annata calcistica 2021, contraddistinta dalle mille sfumature di un unico colore, il blu, comune a tutte le maglie dei vincitori – Inter, Chelsea e Nazionale italiana – tra vittorie inattese e conferme. A inaugurare la stagione dei trionfi è stata l’Inter che ha conquistato il campionato di Serie A 2020-2021, ponendo fino al ciclo decennale della Juventus. Tra le rivelazioni del torneo il Milan, tornato in Champions a distanza di sette anni dall’ultima volta e l’Atalanta allenata da Gasperini, sul gradino più basso del podio. A spingere i nerazzurri verso il 19esimo scudetto i gol dell’attaccante belga, Romelu Lukaku, ceduto nel corso dell’estate al Chelsea per 115 milioni di euro, uno dei trasferimenti più onerosi della finestra di mercato. La ciliegina sulla torta per la squadra allenata dal tecnico Thomas Tuchel, vincitrice della Champions League 2021 ai danni del Manchester City in una finale tutta inglese. Gol vittoria del talentino tedesco Kai Havertz ma titolo di “Man of the match” al centrocampista N’golo Kantè che insieme all’italo brasiliano Jorginho ha costituito un coppia di mediana insuperabile.

Il ct Mancini e Bonucci esultano a Wembley dopo aver battuto l’Inghilterra in finale (Lapresse)

Il trionfo all’Europeo di calcio e poi l’amarezza dei playoff

A far sognare l’Italia è stato l’Europeo che ha preso il via a giugno, con un anno di ritardo dettato dalla pandemia. Edizione indimenticabile per gli Azzurri guidati dal ct Roberto Mancini che dopo aver superato a punteggio pieno il gruppo A con Svizzera, Turchia e Galles riportano il trofeo continentale in patria a 53 anni dall’ultima volta. Finalissima nella cornice di Wembley a Londra contro l’Inghilterra giovane e multiculturale assemblata dal ct Southgate che parte con il favore del pronostico. Peccato solo per la “coda” delle qualificazioni ai Mondiali in Qatar del 2022: l’Italia di Mancini finisce seconda nel girone alle spalle della Svizzera (che gli Azzurri non erano stati capaci di battere a Roma, a causa di un clamoroso errore dal dischetto di Jorginho l 90′) e ora, nel 2022, dovrà affrontare gli spinosissimi playoff, incontrando la Macedonia del Nord e poi, forse, una tra Turchia e Portogallo in finale. Un esito tutto da scrivere per una Nazionale che è andata sgonfiandosi in modo inatteso dopo i fasti di Wembley.

Messi, CR7 e i botti del calciomercato

Nel frattempo impazza il calciomercato estivo: Leo Messi abbandona il Barcellona dopo quasi un ventennio in maglia blaugrana e sbarca al Paris Saint Germain, Cristiano Ronaldo in tutta risposta saluta la Juve in extremis e torna al Manchester United che lo aveva consacrato in gioventù. L’epilogo della stagione calcistica 2021 è arrivato poche settimane fa con la premiazione del Pallone d’Oro a Parigi. Messi, forte della vittoria della Copa America con l’Argentina, supera la punta del Bayern Lewandoski e il centrocampista azzurro Jorginho. In tutto sono cinque i calciatori italiani nella classifica dei migliori al mondo: Donnarumma, che solleva il prestigioso premio come migliore portiere dell’annata, la coppia difensiva Bonucci-Chiellini e il centrocampista Barella. Doppia delusione per il ct della Nazionale Mancini che cede il titolo di migliore allenatore a Tuchel e si prepara ad affrontare i playoff.

Jacobs e Tamberi, entrambi d’oro (Lapresse)

Azzurro alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, l’Italia fa 40 e 69 medaglie

Per lo sport azzurro la trasferta nella terra del Sol Levante, chiuso al pubblico per motivi legati alla pandemia, è stata gloriosa. Record di medaglie sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi, a Tokyo il made in Italy ha brillando ovunque, dalle vasche del nuovo ai palazzetti, ma soprattutto nell’atletica leggera con cinque medaglie, tutte d’oro. Leggendario il trionfo di Marcell Jacobs nei 100 metri, la gara “regina” dell’intera Olimpiade, la gara che ti fa entrare per sempre nella storia. Jacobs non è stato solo il più veloce di tutti in quella gara, si è confermato, è diventato il velocista del Vecchio Continente più veloce di sempre fermando i crono su 9″80. La magica serata dell’1 agosto è stata coronata dall’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Un trionfo per “Gimbo” cinque anni dopo il doloroso infortunio che lo costrinse a dire addio a Rio 2016. Un oro condiviso con Barshim per un accordo, non scritto, da amici. Per Tamberi ci sarà anche la vittoria nella Diamond League di specialità: nessun italiano prima di lui era riuscito a tanto. La strada, quella della fatica, ha consegnato allo sport italiano due ori nella marcia, da sempre fucina di medaglie. A centrare l’oro Antonella Palmisano e Massimo Stano. Ciliegina sulla torta è stata l’oro della staffetta 4×100, da sempre frontiera di americani e caraibici. Ha vinto l’Italia di Lorenzo Patta, Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu. La vela con Caterina Banti e Ruggero Tita nel Nacra 17 ha regalato il primo oro olimpico italiano di una donna e un uomo. Nel canottaggio primo oro tutto femminile con Federica Cesarini e Valentina Rodini. La ginnastica ha regalato un fantastico argento a cinque cerchi (il primo) alla carriera a Vanessa Ferrari nel corpo libero della ginnastica artistica. E’ stata l’Olimpiade dell’exploit del sollevamento pesi (ben tre medaglie), del nuoto (doppia medaglia per Paltrinieri), della solita scherma (seppur sottotono rispetto alle edizioni del recente passato), del tiro con l’arco, della prima medaglia nella boxe femminile (bronzo di Irma Testa), del ciclismo merita un capitolo a parte.

Sabatini, Caironi, Contrafatto (Lapresse)

Tanti i volti anche delle Paralimpiadi, a partire da quelli delle “tre sorelle” della velocità, Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Graziana Contrafatto, oro, argento e bronzo nei 100 metri categoria T63. Tokyo 2020 è stata la conferma di una stupenda campionessa che si chiama Bebe Vio, confermatasi campionessa paralimpica del fioretto. Il nuoto paralimpico azzurro ha ottenuto 39 podi con tre grandi nomi: Arjola Trimi, Carlotta Gilli e Francesco Bocciardo ritornati con due ori a testa. Sette medaglie in nove gare per Giulia Terzi.

Matteo Berrettini in finale sull’erba

Il 2021 è stato da incorniciare, forse, soprattutto per il tennis, perché è stato l’anno della prima finale del torneo di Wimbledon di un italiano. Matteo Berrettini ci è riuscito e l’11 luglio nulla ha potuto con il numero uno del mondo Novak Djokovic. E’ stato l’anno della conferma di Jannick Sinner che ha iniziato la stagione con il successo all’Atp di Melbourne battendo in finale Stefano Travaglia. Per il talento della racchetta altri tre Atp (Washington, Sofia e Anversa), il “no” alle Olimpiadi per scelta tecnica ma anche il “sì” alla prima nazionale per la Coppa Davis. Prima alle Atp Finals di Torino dove ha preso il posto dell’infortunato Berrettini e poi contro Usa e Colombia in Coppa David, Sinner ha lottato contro i grandi. Ad aprile Lorenzo Sonego si è preso la soddisfazione di vincere l’Atp di Cagliari per poi arrivare fino alla semifinale degli Internazionali d’Italia. Il ritorno da un lungo infortunio per Berrettini coincide con il successo all’Atp di Belgrado. A livello femminile, c’è il sigillo di Camila Giorgi che a Montreal batte 6-3, 7-5 la ceca Karolìna Plìskovà diventando la seconda azzurra di sempre a vincere un torneo Wta1000 dopo Flavia Pennetta.

Ciclismo azzurro, successi dalla pista alla strada

Un 2021 d’oro anche per il ciclismo italiano. Dall’Olimpiade ai Mondiali su pista, passando per i grandi giri e gli Europei in Trentino, i ciclisti azzurri hanno infiammato il grande pubblico delle due ruote. Dall’oro olimpico nell’inseguimento a squadre per Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan alla magica domenica 3 ottobre di Sonny Colbrelli vincitore in volata nella mitica “Parigi-Roubaix” a 22 anni di distanza da Andrea Tafi. In mezzo medaglie a cinque cerchi per Elia Viviani nell’Omnium ad Elisa Longo Borghini nella prova in linea ma anche tante medaglie agli Europei e a Ganna che si conferma il cronomen più veloce del pianeta terra. Ai Mondiali l’Italia sale sul tetto del mondo anche con Elisa Balsamo nella prova in linea e Filippo Baroncini tra gli under 23 sempre nella prova in linea.

La pallavolo e gli sport di squadra

Dopo l’amara Olimpiade di Tokyo, per la pallavolo italiana è arrivato un settembre d’oro con i trionfi nell’europeo maschile e in quello femminile. Paola Egonu e compagne si sono rifatte con gli interessi della Serbia battendola in finale nella sua “tana”, alla Stark Arena di Belgrado, per 3 a 1. Per l’Italvolley in rosa il terzo magico titolo continentale. I maschi di Fefè De Giorgi, sempre in ambito Europeo, si sono imposti per 3 a 2 sulla Slovenia centrando il settimo sigillo. Qualche giorno dopo in Messico la nazionale italiana under 18 femminile ha conquistato l’argento venendo battuta 3 a 0 dalla Russia. A Cagliari trionfo dell’Italia maschile under 21: dopo aver perso quattro finali gli azzurri hanno piegato la resistenza della Russia. Negli sport di squadra va ricordato il primo atto della magica estate azzurra: il 3 luglio a Castions di Strada in Friuli, il softball italiano ha vinto il dodicesimo titolo europeo. Il giorno seguente a Belgrado, l’Italia del basket batte 102 a 95 la Serbia volando alle Olimpiadi dopo un’assenza di 17 anni.

Marta Bassino regina degli sport invernali

Marta Bassino è il personaggio degli sport invernali italiani della stagione scorsa. La sciatrice azzurra ha conquistato la coppa di slalom gigante e ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo si è laureata campionessa iridata nel parallelo. Per Sofia Goggia una seconda parte della stagione amara perché il 31 gennaio è caduta in allenamento rimediando un trauma distorsivo-contusivo al ginocchio destro. Fine della stagione ma comunque coppa del mondo di discesa libera. Nello sci nordico Federico Pellegrino vince la coppa del mondo sprint ed è quarto nella generale. E alla ripresa della Coppa del mondo la valanga rosa è tornata a rotolare in Canada, dove Sofia Goggia ha piazzato una tripletta vincendo due discese libere e il supergigante di Lake Louise e nel superG di Saint Moritz in cui Federica Brignone ha centrato il 17ma successo ed è diventata l’azzurra più vincente di sempre, superando Deborah Compagnoni. Gli sport della neve e del ghiaccio sono attesi tra meno di due mesi oltre la muraglia cinese, a Pechino.

Il ricordo di chi nel 2021 se ne è andato

Dopo un 2020 in cui lo sport mondiale ha perso totem come Diego Armando Maradona, Kobe Bryant, Pietro Anastasi e Paolo Rossi, nel 2021 ci hanno lasciato altri personaggi a cui gli sportivi erano molto affezionati. Forse la perdita più sentita oltre che la più recente in ordine di tempo è stata quella di Giampiero Galeazzi. «Bisteccone», ex canottiere due volte campione italiano e storico giornalista e telecronista della Rai, si è spento il 12 novembre all’età di 75 anni dopo una dolorosa malattia. Massimo Cuttitta è un altro degli azzurri scomparso nel 2021: pilone e colonna portante della Nazionale italiana di rugby, morì il 12 aprile a 54 anni dopo aver contratto il Covid che aveva causato anche la scomparsa della madre pochi giorni prima. Uscendo dai confini italiani e tornando nel mondo del calcio, il 15 agosto si spense bomber Gerd Muller, campione d’Europa (1972) e campione del Mondo (1974) con la Germania Ovest. Dal 2008 era malato di demenza e nel periodo prima della morte aveva avuto problemi anche con il covid. Drammatica invece la scomparsa del 25enne uruguaiano Franco Acosta, ritrovato in un torrente dopo giorni di ricerche partite dall’allarme del fratello, con cui la sera dell’8 marzo volevano raggiungere l’altra sponda del corso d’acqua.

Addio a Santana, Gresini, Boniperti, Bellugi, Burgnich, Marvin Hagler…

Nel tennis ci ha lasciato l’11 dicembre Manuel Santana, il primo spagnolo a vincere a Wimbledon. Il mondo sportivo italiano ha salutato anche Fausto Gresini e Giampiero Boniperti: il primo, ex pilota motociclistico e fondatore proprio del Team Gresini Racing, ci ha lasciato il 23 febbraio all’età di 60 anni per una polmonite interstiziale causata dal Covid che non è riuscito a sconfiggere dopo due mesi di lotta; il secondo, monumento del calcio italiano e presidente onorario della Juventus (con cui da calciatore vinse 5 Scudetti e 2 Coppe Italia in 17 anni di carriera), si è spento il 18 giugno all’età di 92 anni per un’insufficienza cardiaca. La Grande Inter di Helenio Herrera ha perso due colonne che avevano fatto le fortune anche della difesa della nazionale: il 20 febbraio è morto Mauro Bellugi, 71 anni appena compiuti, a cui nei mesi precedenti erano state amputate entrambe le gambe per complicazioni legate al Covid. Tre mesi dopo, il 26 maggio, se n’è andato all’età di 82 anni Tarcisio Burgnich, la «roccia», stopper friulano che è considerato tra i più grandi difensori di sempre. Aveva 83 anni e soffriva del morbo di Parkinson.

Il mondo dei motori, oltre al già citato Gresini, ha perso due giovani talenti delle due ruote quali Jason Dupasquier (19 anni, ex pilota di Moto 3) e Dean Berta Vinales (15 anni, ex pilota Supersport 300 e cugino di Maverick, pilota MotoGP), deceduti a seguito di due gravissimi incidenti in pista. L’automobilismo ha salutato invece Sir Frank Williams, fondatore ed ex Team Principal della scuderia di Formula 1 che aveva il suo nome. Il britannico è morto all’età di 79 anni dopo un peggioramento delle condizioni di salute.

Il 14 marzo si è spento Marvin Hagler, campione indiscusso e leggenda dei pesi medi dal 1980 al 1987, quando strappò il titolo mondiale al britannico Alan Minter e restò imbattuto per 7 anni: il pugile americano è scomparso improvvisamente all’età di 66 anni. Il 7 febbraio era morto un altro grande della boxe Usa, Leon Spinks, l’ex campione del mondo dei pesi massimi capace di battere Muhammad Ali nel 1978.

28 Dicembre 2021
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