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1:16 pm, 26 Dicembre 21 calendario

Webb in viaggio verso l’alba dell’Universo: ecco cosa farà

Di: Redazione Metronews
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Viaggia nello spazio, il telescopio spaziale James Webb, il più potente di sempre, dopo essere stato lanciato con successo aprendo  “una nuova era” nello studio dello spazio.

Decollato a bordo del razzo vettore Ariane 5, alle 12:20 GMT (le 13.20 in Italia) dalla base dell’Agenzia spaziale europea (Esa) nella Guyana francese, dopo 27 minuti di viaggio il James Webb è stato rilasciato con successo diretto verso la sua orbita finale che raggiungerà tra un mese: da un punto di osservazione situato a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, il telescopio studierà le origini dell’Universo.

La potenza del nuovo telescopio spaziale dovrebbe consentirgli di scrutare fino all'”alba cosmica”, il momento in cui le prime galassie hanno cominciato a illuminare l’Universo dopo il Big Bang, 13,8 miliardi di anni fa. Dovrebbe anche aiutare nello studio dei pianeti non appartenente al sistema solare, i cosiddetti esopianeti, in modo che gli astronomi ne scoprano di più e, alla fine, possano identificarne altri come la Terra in futuro.

Erede di Hubble

Erede del mitico Hubble, lanciato nello spazio nel 1990, il James Webb Telescope punta a “riscrivere l’astronomia” fornendo dati inediti per chiarire due questioni essenziali: “Da dove veniamo?” e “Siamo soli nell’Universo?”, ha riassunto l’astrofisica della Nasa Amber Straughn. Il potente strumento da 12 miliardi di dollari è frutto di una collaborazione tra Nasa, Esa e l’Agenzia spaziale canadese (Csa).

Nella missione di James Webb c’è anche un po’ d’Italia. Il primo contatto dallo spazio è avvenuto con successo grazie all’antenna della base Asi a Malindi, in Kenya, mentre in seguito, una volta iniziata l’osservazione, trasmetterà alla base Nasa di Baltimora i dati, che saranno poi inviati a Pisa dove verranno studiati dal Gruppo di ricerca di Cosmologia della Normale, di cui è responsabile il professor Andrea Ferrara. “E’ uno strumento potentissimo, lungo sei metri e mezzo; potrà eseguire osservazioni straordinarie grazie all’altissimo livello tecnologico con cui è stato disegnato e progettato”, ha spiegato Ferrara, “il suo viaggio verso la destinazione durerà sei mesi e, una volta arrivato in postazione, fatte le necessarie verifiche da terra, inizierà le osservazioni”, intorno a maggio 2022.

Dalla sua postazione, James Webb potrà osservare la vita più antica delle galassie e tra i primi a ricevere i suoi dati saranno i ricercatori della Normale. “Il nostro progetto”, ha raccontato Ferrara, “è stato selezionato tra le oltre mille proposte presentate dagli scienziati di tu tto il mondo in risposta alla call aperta dalla Nasa in collaborazione con Esa, e Csa. Avremo a disposizione 21 ore di osservazioni che useremo per studiare la vita primordiale di tre galassie”.

Guidoni

26 Dicembre 2021
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