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12:47 pm, 21 Dicembre 21 calendario

Covid, Agenas: crescono in 12 regioni i posti letto occupati  

Di: Redazione Metronews
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Covid, Agenas: crescono in 12 regioni i posti letto occupati. Bisognerà attendere giovedì per sapere se il  governo, dopo aver riunito la cabina di regia con i vertici del Cts, adotterà nuove misure anti Covid  in vista delle feste di Natale. Scontato il ritorno della mascherina obbligatoria all’aperto  (allo studio l’ipotesi dell‘uso dell’Ffp2 sui mezzi pubblici), ma anche la riduzione della durata del Super Green pass. Per quanto riguarda l’obbligo di test per vaccinati e guariti per prendere parte ai grandi eventi ci sono i dubbi dei governatori.

Intanto è record nella giornata di oggi per i Green pass da tampone: per la prima volta è stata superata quota un milione. Ne sono stati scaricati 1.034.214. In totale ieri sono state scaricate 1.462.426 certificazioni verdi: quelle da vaccinazione sono state 411.844, altre 16.368 da guarigione. Complessivamente i pass emessi sono saliti a 162.044.377.

Covid, Agenas: crescono in  12 regioni i posti letto occupati

I posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri ordinari salgono, a livello nazionale, al 13% rispetto a quelli disponibili e la percentuale cresce in ben 12 Regioni: in Basilicata salgono al 9%, in Calabria al 23%, in Emilia Romagna al 12%, in Friuli Venezia Giulia al 23%, nel Lazio al 14%, in Liguria al 22%, nelle Marche al 18%, nella PA di Bolzano 17%, nella PA di Trento 19%, in Piemonte al 13%, in Puglia al 6%, in Toscana al 7%. E’ quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell’Agenza Nazionale per i servizi sanitari regionali.

Sileri: se dati rimangono questi no altre restrizioni

«L’Italia ha fatto dei passi avanti rispetto agli altri Paesi con il Green pass e poi con il Green pass rafforzato. Noi abbiamo ancora tutte le misure: vedi la mascherina all’aperto reintrodotta nei luoghi più affollati. Noi abbiamo ancora una pratica quotidiana che ci difende non poco, però mettiamo dei filtri». Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di ‘Non stop news’ su Rtl 102.5.

«Il virus si combatte attraverso i vaccini sicuramente – ricorda Sileri -, ma ci sono tanti anche altri filtri che ci proteggono: il lavaggio delle mani, la mascherina, la distanza di sicurezza, le terapie per coloro che si ammalano, l’utilizzo spregiudicato dei tamponi. In tutti questi filtri, a seconda della variante che circola e di quanto circola, ci sono delle carte che dobbiamo giocarci. Sono abbastanza tranquillo, vi dico la verità. Abbiamo messo in atto una strategia progressiva e in questo momento come vedete siamo aperti. E’ una variante che creerà sicuramente dei problemi e seguendo qualche misura in più è sicuramente molto meglio di una chiusura. Se i dati di giovedì 23 dicembre fossero quelli che abbiamo oggi, non ci sarebbe bisogno di ulteriori restrizioni. Se dovessimo invece avere un aumento mostruoso dei contagi, a questo dobbiamo valutare il numero dei ricoveri, i posti letto che vengono occupati. Se i dati dovessero essere quelli di oggi, andrei cauto con ulteriori restrizioni», conclude il sottosegretario.

Nel Lazio “un caso autoctono di Omicron”

«Ho ricevuto dal SERESMI-Spallanzani (servizio regionale sorveglianza e controllo delle malattie infettive) la notizia dell’individuazione di una variante Omicron accertata. Questo caso è di particolare interesse poiché sembrerebbe essere un caso autoctono, ovvero da una fase preliminare dell’indagine epidemiologica non emergono contatti con persone provenienti da altri Paesi». Lo comunica l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.«Il paziente, giovane, attualmente è asintomatico ed è in isolamento”, prosegue D’Amato. “Ricostruendo l’albero dei contatti si arriva ad una festa a Roma con almeno quattro amici risultati poi positivi al tampone. Il paziente era vaccinato con Astrazeneca (due dosi) e non risultano viaggi nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi. Prosegue l’indagine epidemiologica a cura delle Asl competenti e sotto il coordinamento del contact tracing del SERESMI».

21 Dicembre 2021
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