Lazio-Genoa
8:57 pm, 17 Dicembre 21 calendario
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La Lazio rinasce e passeggia sul Genoa

Di: Redazione Metronews
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La Lazio apre la 18° giornata di serie A battendo il Genoa 3-1. In gol Pedro, Acerbi e Zaccagni.

Lazio-Genoa 3-1

Spalti semivuoti, ormai è un classico quando giocano i biancocelesti all’Olimpico. Sarà il freddo, la delusione per una squadra che non riesce a decollare o i prezzi. Fatto sta che, alle pendici di Monte Mario, Sarri non ha mai il pubblico delle grandi occasioni. Da dire c’è che anche stasera, pur vincendo, la Lazio non ha offerto un grande spettacolo. Il Genoa, reduce dalla prima vittoria dell’era Sheva in Coppa Italia, ma ancora a secco in campionato è davvero poca cosa. Padroni di casa senza Immobile, ospiti con l’ex romanista Mattia Destro. Primi trenta minuti sonnacchiosi con il solo Pedro a impegnare Sirigu.

Al 34° proteste dei giocatori del Genoa: su un cross di Cambiaso dalla destra respinge Luiz Felipe che in scivolata sembra toccare il pallone con le mani. Dopo il check del VAR si prosegue senza problemi. Scampato il pericolo, la Lazio passa in vantaggio. Felipe Anderson recupera palla su un errore del Genoa, si invola sulla sinistra poi serve al centro un assist comodo per Pedro che deve solo mettere in rete. Primo tempo scialbo, ripresa più vivace, almeno dal 75° in poi quando Acerbi trova il 2-0 su cross da calcio d’angolo di Luis Alberto. I rossoblù sono totalmente annientati e i biancocelesti trovano praterie davanti a loro: Luis Alberto si inventa un assist a centrocampo di collo-piede al volo per Zaccagni che si invola verso la porta rossoblù e mette alle spalle di Sirigu il terzo pallone, al minuto 81.

Per il Genoa, la magra soddisfazione del gol della bandiera. A realizzarlo è Melegoni all’86°.

La Lazio aggancia momentaneamente Juve e Roma a quota 28.

Arrestato il killer di Diabolik

È stato arrestato da polizia e i carabinieri il killer di Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto 2019 con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti, in zona Tuscolana, a Roma. Si tratta di Raul Esteban Calderon accusato di omicidio aggravato dal metodo mafioso. Calderon è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma, su decreto di fermo del pm, lo scorso 13 dicembre. Il provvedimento è stato poi convalidato oggi dal gip di Roma che ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. ‘Diabolik’ era stato ucciso con un colpo di pistola alla testa esploso da un killer vestito da runner. L’omicidio di Piscitelli, conosciuto come ‘Diabolik’ è avvenuto nell’ambito di una guerra per il controllo dello spaccio a Roma. Ad incastrare il killer le immagini di una telecamera privata. Nelle telecamere si vede l’intera azione del killer: l’uomo si avvicina al capo ultrà della Lazio e, dopo aver esploso il colpo di pistola, fugge via.

Le reazioni

“Siamo molto contenti e soprattutto  sollevati, non ce lo aspettavamo, nella tragedia è stata per noi una  bella notizia. Appena l’ho saputo, beh, non si può spiegare. E’ un bel regalo di Natale”. Con la voce commossa e rotta dal pianto che più volte la costringe a fermarsi, Ginevra Piscitelli commenta all’Adnkronos l’arresto del presunto assassino del padre Fabrizio: “Adesso aspettiamo altre informazioni più precise perché al momento  non ce ne sono. Sapevamo che gli investigatori stavano lavorando  ininterrottamente – continua – ma avevamo un po’ perso le speranze  dopo due anni e mezzo. Ora stiamo cercando di metterci in contatto con la Questura, il nome dell’uomo che hanno arrestato non ci dice nulla, anche perché le prime notizie trapelate parlavano di un albanese. La  mia speranza è che accuse così pesanti siano fondate e che per aver  convalidato l’arresto ci siano delle prove. Mi rincuora il fatto che  ci sia un video che riprende la scena e il possibile responsabile –  conclude – perché in due anni e mezzo mi sono continuamente chiesta  come fosse possibile che nessuna telecamera avesse immortalato anche solo un attimo di quanto accaduto”.

17 Dicembre 2021
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