Milano
4:02 pm, 15 Dicembre 21 calendario
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Finte aspettative: indagati 12 sindacalisti Cisl

Di: Redazione Metronews
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La procura di Milano ha sequestrato in via preventiva oltre 600 mila euro ad alcune società riconducibili alla Cisl e ha indagato 12 sindacalisti, per una presunta truffa su finte “aspettative sindacali non retribuite”. Dalle indagini è emerso che «numerosi sindacalisti, pur lavorando in via esclusiva presso le associazioni sindacali, sarebbero stati formalmente assunti da società compiacenti senza avervi mai lavorato» e ciò solo per permettere «ai sindacati di appartenenza di fruire dello sgravio contributivo».

Il sindacato accusato di truffa all’Inps

«L’ipotesi di reato, per la quale sono in corso le indagini preliminari – scrive il procuratore facente funzione di Milano Riccardo Targetti – riguarda una possibile truffa perpetrata ai danni dell’Inps posta in essere dalle predette associazioni attraverso l’indebita fruizione di ‘aspettativa sindacale non retribuita‘». Tale istituto, «previsto dall’art. 31 della Legge 300/1970 (lo Statuto dei lavoratori, ndr) riconosce il diritto del lavoratore, eletto al fine di ricoprire una carica sindacale, di poter essere collocato in aspettativa non retribuita percependo la sola retribuzione dal sindacato (e non più dal datore di lavoro originario), beneficiando della contestuale contribuzione figurativa». In sintesi, spiega ancora la Procura, «il lavoratore vede riconosciuto dall’Inps, ai fini pensionistici, i contributi maturati, senza che né il datore di lavoro né il sindacato abbiano effettuato versamenti in denaro».

Militanti della Cisl in corteo


Tuttavia tale beneficio viene riconosciuto «a condizione che il lavoratore-sindacalista abbia prestato la propria attività lavorativa per un periodo minimo di 6 mesi presso il datore ‘distaccante’». Dalle indagini, invece, è emerso un sistema attraverso il quale «numerosi sindacalisti» sarebbero stati assunti solo sulla carta «da società compiacenti», senza avervi mai lavorato. E ciò permetteva «ai sindacati» di ottenere gli sgravi sui contributi.

Le aziende si accollavano i costi dei sindacalisti

Per il pm Paolo Storari, dalle indagini è emersa «una realtà, ancora da decifrare compiutamente, dove alcune imprese si accollano costi del personale che però presta attività lavorativa a favore dell’associazione sindacale» e ciò «anche nei 6 mesi di prova previsti dalla normativa di settore» nei quali i sindacalisti avrebbero dovuto lavorare per le aziende.

L’ammissione di un’impiegata

«Io impaurita che qualche forza di polizia venisse a ‘bussare alla mia porta’, ho chiesto loro cosa dover rispondere e fare in merito alla mia posizione lavorativa. Loro mi risposero che non dovevo preoccuparmi perché nessuno sarebbe mai venuto a ‘bussare alla mia porta’». È quanto ha messo a verbale una dipendente della Cisl Lombardia riportando un dialogo avuto con Gilberto Mangoni, ex segretario organizzativo della Cisl Milano Metropoli (indagato) e Carlo Gerla, segretario generale della Cisl Milano Metropoli (non indagato). La testimonianza è contenuta nell’ordinanza di convalida del decreto di sequestro dei 600 mila euro.

15 Dicembre 2021
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