sicilia
4:01 pm, 14 Dicembre 21 calendario

Scatta l’allarme a Ravanusa per una nuova fuga di gas

Di: Redazione Metronews
Scatta l'allarme a Ravanusa
condividi

Scatta l’allarme a Ravanusa per una nuova fuga di gas. Una seconda possibile perdita è stata segnalata in via Galilei, a poca distanza da via Trilussa, dove sabato sera c’è stata l’esplosione e il crollo di quattro palazzine. I Vigili del fuoco sono subito intervenuti sul posto. Intanto un loro gruppo specializzato sta cercando di trovare il punto di innesco della deflagrazione. Secondo il racconto dei sopravvissuti, ma anche degli sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni ritenute pericolanti, le fiamme sarebbero uscite «persino dai muri». «Non ci sono aggiornamenti e i colleghi stanno ancora lavorando con i cani molecolari e si sta usando tutta la tecnologia disponibile per trovare le ultime due persone che mancano all’appello», ha riferito il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Scatta l’allarme a Ravanusa

I vigili del fuoco continuano senza sosta a lavorare sul palazzo collassato per cercare di raggiungere il garage dove potrebbero essere i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina, di 59 e 33 anni, padre e figlio. Le verifiche ai lati del garage non hanno prodotto esiti, così si scava dalla parte superiore dell’edificio, tirando via con cautela cemento e detriti, per arrivare lentamente giù, nel ricovero delle vetture, e poter controllarne la parte centrale. Secondo quanto ha riferito il sindaco, Carmelo D’Angelo, Giuseppe si era recato dal papà «per un rapido cambio di auto, pochi minuti», spiega il primo cittadino, «lavora a Riesi e doveva lasciare il Doblo per prendere la Volkswagen in garage. Non si sa se fosse salito a casa dal padre per un veloce saluto e prendere le chiavi o se Calogero fosse sceso giù… doveva essere una visita veloce…». Le due auto sono state trovate. Quanto alle indagini, il decreto di sequestro dell’area del disastro – la zona del “cratere” e quella limitrofa per complessivi 10 mila metri quadri – è pronto, ma per essere operativo dovranno essere recuperati gli ultimi due dispersi. A quel punto l’area sarà liberata dai detriti, inibita del tutto e potrà agire la squadra di periti nominata dalla procura di Agrigento. Le indagini sono state delegate ai carabinieri che ipotizzano un accumulo sotterraneo di una grande quantità di gas. L’inchiesta contesta i reati di disastro e omicidio colposi.

Il cordoglio del Papa

Papa Francesco ha dato voce al suo dolore per i morti nella «devastante esplosione di alcuni edifici a Ravanusa» nell’agrigentino. Bergoglio, in un telegramma, ha fatto prevenire ai familiari dei morti «l’espressione del suo cordoglio e sentimenti di intensa partecipazione al dolore della popolazione». Il Papa, «che porta nel cuore la sofferenza di tante persone, causata anche dagli ingenti danni che gravano su molti, assicura la sua preghiera di suffragio per le vittime e manifesta apprezzamento per quanto si sono prodigati nei soccorsi come pure per la colletta promossa dalla diocesi di Agrigento». Francesco ha invocato il conforto divino per quanti soffrono.

14 Dicembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo