nucleare
7:36 pm, 11 Dicembre 21 calendario

Nucleare, Israele: esercito si prepara per attacco all’Iran

Di: Redazione Metronews
condividi

Il ministro della Difesa di Israele, Benny Gantz, ha detto di aver ordinato all’esercito di prepararsi alla possibilità di un attacco militare contro l’Iran. Gantz, che è attualmente negli Stati Uniti per convincere l’amministrazione Biden ad aumentare la pressione sull’Iran, ha anche informato Washington di questo passo, secondo quanto riferito dal quotidiano Haaretz, che cita un funzionario della difesa.  I colloqui di Vienna sul nucleare iraniano non hanno prodotto “alcun progresso” e le potenze mondiali “capiscono che quella degli iraniani è una presa in giro, ha detto in Florida Gantz.

Il ministro della Difesa israeliano ha incontrato a Washington il Segretario di Stato americano, Anthony Blinken. Il ministero ha dichiarato che durante l’incontro i due hanno discusso dell’ampliamento degli accordi di Abramo e della normalizzazione con i Paesi arabi. Gantz ha detto a Blinken che Israele sta lavorando anche per rafforzare le relazioni con la Giordania e l’Egitto. “Abbiamo toccato sfide e opportunità di comune importanza strategica – ha detto il ministro israeliano in un tweet -, inclusa la crescente minaccia delle aspirazioni sul nucleare ed egemoniche iraniane rispetto alle opportunità di espandere la pace e la normalizzazione nella regione”.

C’è tensione tra gli Stati Uniti e Israele sulla gestione dei negoziati di Vienna sul nucleare iraniano. I funzionari israeliani non condividono la strategia finora adottata da Washington e temono che l’impegno degli americani a ripristinare l’accordo nucleare del 2015 porterà a un accordo imperfetto che consentirà a Teheran di accelerare il suo programma di arricchimento nucleare. In una lunga ricostruzione, il New York Times dipinge un quadro dove emerge uno scontro duro tra le due amministrazioni.   Le opinioni sul possibile nuovo accordo sul nucleare iraniano sono duque molto divergenti, scrive il Nyt. Secondo gli israeliani, gli Stati Uniti stanno considerando di offrire un accordo provvisorio a Teheran che comporterebbe il ritiro di alcune sanzioni in cambio del congelamento di parte della sua attività nucleare. Ma i funzionari americani sostengono che l’offerta non è sul tavolo in modo concreto, almeno per ora, a causa della riluttanza dell’Iran a impegnarsi.    Il timore di Israele è che Washington, nel tentativo di raggiungere l’accordo, impedisca alla sua intelligence di continuare con le campagna di sabotaggio che per Tel Aviv è molto più efficace rispetto a un parziale ritiro delle sanzioni.

Israele e il possibile attacco all’Iran

E’ notizia di questi giorni che l’aeronautica israeliana sta preparando un’esercitazione, alla quale parteciperanno decine di aerei, che simulerà un possibile attacco all’Iran. Secondo quanto riportato dall’emittente Canale 11, l’addestramento si svolgerà la prossima primavera sul Mar Mediterraneo. Sono stati stanziati budget rafforzati per questa manovra militare, che prevede, tra l’altro, voli di oltre mille chilometri, simili a quelli che dovrebbero affrontare i piloti se fossero diretti in Iran.

Tre mesi fa, il capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, Aviv Kochavi aveva annunciato che lo stato maggiore stava accelerando i piani per scenari che coinvolgono attacchi all’Iran. Commentando l’esercitazione aerea, il ministro per l’Edilizia, Zeev Elkin, ha dichiarato a Kan News: “L’obiettivo è prepararci per ogni eventualità. Israele deve essere pronto per qualsiasi scenario; non permetteremo all’Iran di passare al nucleare. Sfortunatamente, Israele ha mostrato debolezza in passato ed è fondamentale affrontare la situazione con attenzione ora”.

Iran e Turchia

Iran e Turchia invece arriveranno presto a un documento di cooperazione globale, come hanno affermato nei giorni scorsi i presidenti dei due parlamenti che si sono incontrati a margine dell’Unione parlamentare degli Stati membri dell’Oic (Organizzazione per la cooperazione islamica). Il portavoce del parlamento iraniano Mohammad Baqer Qalibaf ha osservato che Iran e Turchia devono avvalersi di tali conferenze regionali e internazionali per aiutare a risolvere i problemi dei Paesi islamici. Riferendosi agli interessi congiunti tra Iran e Turchia, ha affermato che potenze straniere non sono d’accordo per la promozione della cooperazione tra Teheran e Ankara. Il presidente del parlamento turco Mustafa Sentop, dal canto suo, ha chiesto la formazione di un comitato per la difesa dei diritti dei musulmani che sono minoranza in alcuni Paesi. Sulla promozione delle relazioni bilaterali, ha affermato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dovrebbe recarsi a Teheran nel prossimo futuro. Sentop ha anche affermato che la Turchia è contraria alle sanzioni unilaterali statunitensi contro l’Iran e spera che i negoziati sul nucleare di Vienna diano frutti positivi.

11 Dicembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo