Crema
6:17 pm, 9 Dicembre 21 calendario

Se un bimbo si schiaccia un dito all’asilo non è colpa del sindaco

Di: Redazione Metronews
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Archiviare le accuse di lesioni colpose nei confronti di un sindaco. Lo chiede la procura di Cremona nei confronti della prima cittadina  di Crema Stefania Bonaldi indagata dopo che a un bambino era rimasta schiacciata la mano in una porta dell’asilo comunale. «Dormivo sonni molti sereni. Ero fiduciosa che il risultato finale sarebbe stato questo. Ero serena sia per gli accadimenti, che per il mio ruolo e la mia responsabilità. Prendo atto positivamente di questo sviluppo e nello stesso tempo confesso comunque di essere contenta che questa situazione sia diventata anche un po’ emblematica del tipo di responsabilità che possono essere imputate ai sindaci perché è stata aperta una riflessione a livello nazionale». Così Bonaldi commenta la decisione della procura.

Leggi assurde immobilizzano il sindaco

«L’abbiamo detto più volte -dice – nel momento cui si rischia di essere chiamati a rispondere di tutto quanto accade nella città in modo indiscriminato, quasi come fosse una responsabilità oggettiva, è chiaro che questa diventa un deterrente ad agire e condanna quindi le amministrazioni all’immobilismo. Certamente è un buon segnale, mi auguro che vada avanti anche il percorso legislativo per disciplinare adeguatamente il tema della responsabilità dei sindaci».
Bonaldi ricorda che c’è «un disegno di legge che vede le forze politiche coinvolte in modo trasversale. Noi sindaci siamo fiduciosi che qualcosa accada, anche se staremo a vigilare, perchè questo fronte c’è molto da fare. Basti pensare che le assicurazioni in casi di danni ce le dobbiamo pagare noi, io sono 9 anni che lo faccio».

Il plauso dell’Anci

«Saluto con piacere la richiesta di archiviazione delle accuse contro la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi. Per noi tutti, il suo caso era diventato esemplare degli abnormi rischi giudiziari ai quali i sindaci vanno incontro nello svolgimento delle loro funzioni ordinarie». Lo afferma il presidente del’Anci Antonio Decaro, che ricorda il caso della sindaca: «indagata per lesioni colpose perchè un bambino aveva avuto la mano schiacciata in una porta tagliafuoco dell’asilo comunale». «Una responsabilità impossibile da addebitare a un sindaco – sottolinea Decaro – eppure ci sono molti casi analoghi nel nostro Paese. Situazioni che nella maggior parte dei casi finiscono con la richiesta di archiviazione o l’assoluzione.  Questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che la battaglia che stiamo conducendo come Anci, per le modifiche di legge necessarie a restituire agli amministratori locali una piena dignità e la possibilità amministrare le proprie comunità, è quanto mai attuale e urgente».

9 Dicembre 2021
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