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2:00 am, 9 Dicembre 21 calendario

Quando Nuvolari sfidò l’aereo sul circuito di Roma

Di: Lorenzo Grassi
Quando Nuvolari sfidò l'aereo
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Quando Nuvolari sfidò l’aereo sul circuito di Roma. L’8 dicembre 1931, esattamente 90 anni fa, nella cornice di una giornata organizzata in onore dell’aviatore Mario De Bernardi all’Autodromo romano del Littorio si svolse un’inedita sfida “tra motori di terra e di aria” – destinata ad entrare nella storia – che vide protagonista un mito della velocità di tutti i tempi: Tazio Nuvolari. Scenario dell’epico duello, combattuto davanti ad una folla di trentamila spettatori tra i quali Italo Balbo e i figli di Mussolini, fu il circuito che era stato inaugurato il 24 maggio 1931 nell’aeroporto del Littorio, oggi aeroporto dell’Urbe, sulla via Salaria. Probabilmente l’impianto automobilistico e motociclistico italiano più innovativo – aveva una gigantesca curva parabolica in cemento al cospetto del Tevere – e allo stesso tempo effimero, considerato che restò in attività solo sino al 1934.

Quando Nuvolari sfidò l’aereo

Quell’8 dicembre di 90 anni fa si tenne inizialmente una sfida tra aereo e moto, il campione di motociclismo romano Piero Taruffi – in seguito asso anche automobilistico – con la sua Norton 500 cmc vinse per un soffio contro il velivolo Fiat A.S.1 pilotato da Furio Niclot Doglio, collaudatore della Compagnia Nazionale Aeronautica. Taruffi percorse i 5 giri di pista in poco più di 7 minuti (alla media di 138,754 km/h), infliggendo a Niclot un secondo di distacco. Ma il duello clou della giornata fu quello aero-automobilistico fra Tazio Nuvolari sulla rossa Alfa Romeo 8 cilindri 2300 tipo Monza e il pilota militare Vittorio Suster alla guida di un biplano Caproni 100-bis (immatricolato I-AAYG e anch’esso con livrea rossa). In questo caso per il “Nivola” andò male: vinse Suster in poco più di 6 minuti (ad una media di 164,237 km/h), mentre Nuvolari tagliò il traguardo due secondi dopo.

Acrobazie impressionanti

Così il Littoriale raccontò i particolari della sfida tra auto e moto: “Il Caproni 100-bis si è mostrato più veloce, sebbene in giusta misura, dell’Alfa Romeo 8 cilindri. Ma più veloce in rapporto alla forma della pista. L’Alfa Romeo teneva bene il confronto su quattro quinti dell’anello e talvolta, anzi, avvantaggiava in dirittura e nella Curva sopraelevata. Ma nella curva di raccordo, dove l’automobile doveva ridurre la velocità a circa cento chilometri di media, la falcata acrobatica e impressionante del velivolo aveva la meglio. Tuttavia l’equilibrio non è stato rotto che all’ultimo giro, quando Suster ha chiesto lo sforzo supremo al motore. Sino allora automobile ed aeroplano si erano alternati due volte in ogni giro. L’aeroplano sorvolava l’automobile a due-quattro metri d’altezza – concludeva la cronaca mozzafiato – v’è stato anzi un momento, al secondo giro, in cui le ruote dell’apparecchio erano più basse della testa di Nuvolari”.

9 Dicembre 2021 ( modificato il 8 Dicembre 2021 | 16:37 )
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